La giustizia russa aveva annunciato ieri di aver contestato l'accusa di pirateria contro 14 attivisti di Greenpeace. Il reato di pirateria è punito con pene da 10 a 15 anni. Con questo accusa le autorità russe possono inoltre chiedere una carcerazione preventiva di due mesi.
L'associazione ambientalista ha definito ieri l'accusa "infondata" e "abominevole". Kumi Naidoo, direttore esecutivo di Greenpeace International, ha parlato di "un attentato al principio stesso della protesta pacifica".
I legali dei 30 attivisti di Greenpeace arrestati - che provengono da 19 Paesi diversi - hanno presentato ricorsi contro gli ordini di arresto. Secondo l'organizzazione, si è trattato di un'azione pacifica con l'obiettivo di appendere degli striscioni di protesta sulla piattaforma. Tutte le persone arrestate si sono dichiarate innocenti e si sono rifiutate di fare altre dichiarazioni, scrivono oggi gli inquirenti russi in una nota.