In prima istanza il Tribunale regionale del litorale neocastellano nel settembre del 2012 aveva già riconosciuto l'imputato colpevole di omicidio e rissa. L'uomo aveva poi fatto ricorso affermando di non essere stato l'autore dell'accoltellamento.
Oggi in tribunale il suo legale ha sostenuto che nel voluminoso dossier di 2600 pagine a suo carico figurano incoerenze nelle testimonianze. Per la presidente della Corte però "non vi sono dubbi".
Rissa e omicidio erano seguiti ad una prima baruffa all'interno della discoteca. Tre complici dell'omicida in prima istanza sono stati condannati rispettivamente a cinque anni di carcere da scontare e a 15 e dodici mesi con la condizionale per rissa. I quattro erano andati a procurarsi il coltello e avevano atteso la vittima fuori dal locale.