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BERNAIn troppi vogliono fare i medici

11.03.13 - 12:33
Per l'anno accademico 2013/14 si sono annunciate 3'270 persone per 713 posti
Foto Keystone
In troppi vogliono fare i medici
Per l'anno accademico 2013/14 si sono annunciate 3'270 persone per 713 posti

BERNA - Anche per l'anno accademico 2013/14 vi sono più interessati a iniziare uno studio in medicina di quanti le università siano in grado di accoglierne. Per la medicina umana ad esempio si sono annunciati quattro volte e mezzo più persone rispetto ai posti disponibili. La Conferenza universitaria svizzera (CUS) raccomanda pertanto di limitare nuovamente l'accesso.

Secondo un comunicato diffuso oggi dalla CUS, nei quattro atenei con numerus clausus - Basilea, Berna, Friburgo e Zurigo - si sono annunciate 3'270 persone per gli studi in medicina umana, quando i posti a disposizione sono 713. Per la medicina dentaria sono stati 396 per 139 posti (eccesso del 185%), per quella veterinaria 478 per 150 posti (eccedenza del 219%).

 

Le quattro università svolgeranno quindi il 5 luglio un test d'idoneità in tedesco, francese e italiano per tutti e tre gli studi. Infatti, nonostante un prevedibile tasso di rinuncia del 20% circa ancora prima dell'esame, la capacità dovrebbe essere superata. Questo tipo di selezione viene svolto dal 1998.

 

All'università di Ginevra l'eccesso di aspiranti nella medicina umana è solo del 32%. Al contrario degli anni scorsi, in cui serviva solo da indicazione e non da criterio di selezione, non sarà effettuato alcun test d'idoneità. Anche negli atenei di Losanna (eccedenza dell'80%) e Neuchâtel (82%) le capacità vengono superate.

 

Il problema principale in Svizzera non è il numero degli studi portati a termine ma la scelta della specializzazione. Secondo la CUS un aumento dei posti disponibili non garantisce in nessun modo che i medici formati si rivolgano a quelle specializzazioni in cui c'è maggiore penuria, come la medicina di famiglia e la psichiatria.

 

Per arginare l'apertura di nuovi studi di specialisti in settori già "saturi", il Consiglio federale vuole, da aprile, una nuova moratoria. A seconda del bisogno i Cantoni potrebbero limitare le autorizzazioni.

 

La settimana scorsa il Consiglio nazionale ha approvato tale misura; quello degli Stati ne discuterà domani. Con una maggioranza risicata la sua Commissione della sicurezza sociale e della sanità raccomanda di rinviare la questione al governo.

 

Tale richiesta era stata respinta mercoledì dalla Camera del popolo con 94 voti a 89 e due astensioni. Con il rinvio UDC e PLR volevano chiedere al Consiglio federale di presentare entro due anni proposte alternative alla moratoria. È inaccettabile reintrodurre uno strumento prolungato a più riprese dal 2002 e sempre definito provvisorio, avevano argomentato. Contrari alla moratoria sono anche i medici.

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