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Secondo l'Associazione ecologia e popolazione (Ecopop, creata nel 1971), all'origine dell'iniziativa, sul territorio elvetico deve "risiedere un numero di abitanti compatibile con la conservazione a lungo termine delle basi naturali della vita". La Svizzera è troppo piccola per sopportare gli attuali tassi di crescita dei suoi abitanti. Per mantenere l'equilibrio ecologico è quindi necessario correre ai ripari, controllando le nascite e l'immigrazione.
Il testo costituzionale propone di agire in due ambiti, quello globale e quello nazionale: sul fronte esterno l'iniziativa chiede che almeno il 10% dei mezzi destinati dalla Confederazione all'aiuto allo sviluppo siano investiti in provvedimenti volti a promuovere la pianificazione famigliare nei Paesi più poveri, così da diminuire la pressione migratoria sulle altre nazioni. D'altro canto, la popolazione residente in Svizzera non potrebbe crescere a tassi superiori allo 0,2% annuo. Per raggiungere questo obiettivo è previsto anche un limite dell'aumento dell'immigrazione. Se l'iniziativa fosse accolta, la Svizzera dovrebbe quindi disdire - al più tardi entro quattro anni - l'accordo sulla libera circolazione delle persone con l'Unione europea.
