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La maggioranza borghese della commissione non ha infatti apprezzato che il Consiglio federale non abbia rispettato alla lettera il mandato fissato nel settembre del 2011 dalle Camere: un budget militare di cinque miliardi di franchi a partire dal 2014 per acquistare i 22 nuovi aerei da combattimento, garantire un esercito di 100'000 uomini e colmare le lacune nell'equipaggiamento.
Nella presa di posizione, i governo sottolinea che l'esecutivo può allontanarsi dalle direttive del parlamento in fatto di pianificazione, in particolare perché la spesa per l'acquisto dei 22 Gripen (costo di 3,126 miliardi) sarà inferiore di un miliardo a quanto preventivato e perché l'operazione si svolgerà più tardi rispetto alla pianificazione iniziale.
L'adozione di un bilancio di 4,7 miliardi - prosegue il governo - non va interpretata come l'intenzione di ignorare la volontà delle Camere. Si tratta invece di attenersi alle priorità di spesa stabilite dal parlamento (cooperazione allo sviluppo, formazione e ricerca, infrastruttura dei trasporti) e di mantenere una disciplina finanziaria.
Il Consiglio federale rileva ancora che l'esercito dovrà ovviamente varare misure di risparmio sostenibili. Tuttavia, un budget realistico va preferito per il suo sviluppo a un limite di spesa più elevato, poi destinato, a seconda delle circostanze, a essere periodicamente ridotto.
Il Consiglio federale prenderà le decisioni definitive sul futuro profilo dell'esercito alla fine del 2013. Dovrà allora giustificare anche perché si distanzia della decisione di principio e dalla pianificazione decise dal parlamento.
