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SVIZZERADa Instagram alla bucalettere: quanto è facile comprare droga online in Svizzera

04.12.22 - 14:08
Un giornalista ha creato un falso profilo di un minorenne e ha provato ad acquistare sostanze stupefacenti sfruttando i social.
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Da Instagram alla bucalettere: quanto è facile comprare droga online in Svizzera
Un giornalista ha creato un falso profilo di un minorenne e ha provato ad acquistare sostanze stupefacenti sfruttando i social.

ZURIGO - Le droghe pesanti sono sempre più facili da ottenere, anche in Svizzera. Un giornalista della "SonntagsZeitung" ha creato un falso profilo social di un minorenne per farsi un'idea della presenza della droga online su Instagram e TikTok, I risultati mostrano con quanta facilità i giovani possano ottenere sostanze stupefacenti tramite i social network.

L’utente falso, “Tim Tor”, ha 17 anni, la foto di un giovane irriconoscibile con berretto e una bandiera svizzera come emoji. Segue una dozzina di profili: da rapper noti come US A$AP Rocky e German Capital Bra a utenti con foto di marijuana. Mette “mi piace” a immagini o video di consumi di sostanze su Instagram. L’algoritmo fa il resto. Dopo poco tempo, la home page del minore, su Instagram, si riempie d'immagini e video che mostrano pillole colorate, polvere bianca, funghi o uno sciroppo per la tosse contenente oppiacei.

Dopo un mese, "Tim" ha 60 follower. Molti di loro sembrano voler vendere droga. Infatti, il “giovane” viene contattato da un presunto venditore e invitato in gruppo Telegram, un’app che può essere utilizzata per comunicare in forma crittografata. Il “ragazzo” finisce rapidamente sul mercato svizzero della droga: cocaina, ecstasy, Lsd - fino all'eroina e alla metanfetamina.

Il giornalista, tramite il profilo fake, ordina “crystal meth” e paga con bitcoin. La mattina successiva, la busta con il francobollo della Svizzera romanda è nella cassetta della posta. Consegna la quantità ordinata al Drug information center di Zurigo, un ufficio comunale dove è possibile far testare in modo anonimo la sostanza. Il risultato arriva pochi giorni dopo via mail: si tratta di metanfetamina purissima.

“Tim” incrocia anche truffatori: per esempio, dopo aver pagato, sempre in bitcoin, una spedizione contenente metanfetamine, cocaina e Xanax, il presunto spacciatore chiede ancora soldi per lo sdoganamento della merce. A quel punto, il giornalista dichiara la sua vera professione: la persona sparisce, bloccandolo e cambiando nome.

«Nessuno denuncia e dice "volevo comprare droga e non è arrivata" - afferma Serdar Günal Rütsche, capo della criminalità informatica alla Polizia cantonale di Zurigo - È spaventoso quanto sia facile ottenere droghe di questi tempi». I problemi sono la mancanza di controllo sociale e l'anonimato. «Tuttavia, con l'aumentare dell'esperienza, indaghiamo sempre più con successo. L'anonimato su Internet è solo una sicurezza apparente per i rivenditori - afferma Günel Rütsche - Possiamo anche acquistare droghe sotto copertura per smascherare i fornitori».

La maggior parte delle droghe proviene dall'estero, ma alcune vengono prodotte anche qui. Soprattutto la cannabis e le droghe come gli oppioidi o gli sciroppi contenenti codeina.
Uno studio dell'Università di Zurigo, pubblicato nel 2021, ha intervistato oltre mille ventenni in Svizzera sul loro consumo di droghe. Il 57% ha riferito di aver usato cannabis nell'anno precedente, il 16% di stimolanti, il 15% di oppioidi e l'8% di allucinogeni come l'LSD. Quasi la metà degli intervistati aveva già consumato alcol e tabacco all'età di 14 anni e oltre il 40% aveva fumato cannabis all'età di 16 anni. Anche nelle cliniche che si occupano di dipendenze i pazienti sono sempre più giovani.

«Dagli anni '90, i giovani hanno usato più frequentemente cocaina e Mdma. Oggi vanno di moda i cosiddetti calmanti come gli oppioidi», commenta Marc Vogel, senior physician presso il Center for addiction disorders della clinica psichiatrica universitaria di Basilea. «Spesso - conclude - mancano di supporto da parte dei genitori».

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COMMENTI
 

gigipippa 1 anno fa su tio
Bisognerebbe chiedersi per quale motivo c`è cosi tanta domanda ?

Anna 74 1 anno fa su tio
è veramente uno schifo

navy 1 anno fa su tio
Oggi le autorità controllano e sanzionano solo i semplici e comuni cittadini che pagano in ritardo le imposte oppure tasse varie. Quelli un tantino più furbi fanno i loro porci comodi a discapito di tutti senza essere disturbati. Poi leggi che la collaborazione tra Svizzera ed Italia contro la Ndrangheta e mafie diverse si è rafforzata……moli ed inconsistenti e questo articolo ne è la conferma.

Princi 1 anno fa su tio
ma questi hanno scoperto l'acqua calda?

Pensopositivo 1 anno fa su tio
Vietare non serve a niente e reprimere i consumatori é fondamentalmente sbagliato. Le proibizioni solo fanno lievitare i prezzi ed il mercato nero. Io credo fortemente nella libertá personale , nella autodeterminazione e responsabilità personale. É sicuramente necessario fare prevenzione intesa come educazione ed informazione giá a partire dalle scuole medie per avvertire i giovani sugli effetti collaterali, danni alla salute e rischi vari quando si fa uso di stupefacenti, psicofarmaci, alcool e sigarette di tutti i tipi. Naturalmente informare anche su alimentazione e stile di vita sano (Sport, esercizi, yoga , meditazione, pensamento positivo , scopi , mete eccetera...).

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a Pensopositivo
L'errore più grande è stato quello di criminalizzare il consumo.

Viperus 1 anno fa su tio
A provato con succe?
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