Cerca e trova immobili

SVIZZERA«Licenziamenti inevitabili»

29.09.20 - 15:05
Il Covid non risparmia la tv pubblica. La SSR taglia 250 posti. "No comment" di Maurizio Canetta
keystone
«Licenziamenti inevitabili»
Il Covid non risparmia la tv pubblica. La SSR taglia 250 posti. "No comment" di Maurizio Canetta
Ricavi pubblicitari crollati durante il lockdown. I vertici dell'azienda in trattativa con i sindacati

BERNA - Il virus non ha risparmiato nessuno. Neanche la tv pubblica. La Ssr - come tutto il comparto media - ha visto crollare i ricavi durante il lockdown. E si prepara a una "cura da cavallo" con tagli al personale nel prossimo periodo.

Il conto del Covid - Solo nel primo semestre 2020 - si legge in un comunicato odierno - l'emittente pubblica ha registrato un calo di entrate pubblicitarie per 65 milioni di franchi. Dal 2017 il calo complessivo è di 100 milioni. Le prospettive per gli anni futuri «restano incerte». 

250 posti in meno - Una crisi che ha spinto la Ssr ad adottare «ulteriori misure di risparmio dopo quelle realizzate nel 2018 e nel 2020». Nel prossimo quadriennio, annunciano i vertici dell'azienda, sarà attuato un piano di rientro di 50 milioni. Si prevede una "sforbiciata" sul personale, con 250 posti di lavoro da tagliare entro il 2024. 

Licenziamenti «inevitabili» - I tagli «saranno gestiti principalmente attraverso fluttuazioni naturali» tranquillizza l'azienda. «Ma dei licenziamenti saranno inevitabili». Sono in corso trattative con i sindacati per concordare un piano sociale. 

Tagli anche in Ticino - Le misure di risparmio avranno ripercussioni in Ticino? Probabile, ma per ora a Comano le bocche restano cucite. Nei prossimi giorni sono attese comunicazioni al personale. Il direttore della Rsi Maurizio Canetta, raggiunto al telefono, si limita al "no comment".

Le reazioni sindacali - In una presa di posizione il Sindacato svizzero dei mass media (SSM) ha espresso il timore che i tagli dei posti di lavoro significhino per i dipendenti produrre di più nello stesso lasso di tempo. Ciò comporta un aumento dello stress e una diminuzione della qualità.

L'associazione professionale dei giornalisti Impressum chiede il mantenimento dei posti di giornalisti, una consultazione globale e la negoziazione di un piano sociale. In qualità d'impresa di servizio pubblico, la SSR non deve limitare la qualità e la diversificazione dell'informazione. «La SSR - precisa il sindacato in una nota - giustifica la riduzione prevista di 250 posti a tempo pieno con la crisi del coronavirus, ma è più che mai durante la recente crisi che i media del servizio pubblico hanno dimostrato la loro utilità». Nonostante Impressum sia la più grande organizzazione svizzera dei giornalisti, non è ancora stata consultata dalla SSR - puntualizza l'associazione - che si aspetta di «essere coinvolta nelle trattative sul piano sociale».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE