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SVIZZERALa Svizzera consuma troppe risorse

18.12.18 - 16:15
In questo ambito il nostro Paese è in ritardo e stando al bollettino dell'ARE non occupa posizioni di primo piano
Tipress
La Svizzera consuma troppe risorse
In questo ambito il nostro Paese è in ritardo e stando al bollettino dell'ARE non occupa posizioni di primo piano

BERNA - Il consumo di risorse della Svizzera è troppo elevato. È quanto emerge dall'ultima edizione del bollettino d'informazione dell'Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE), che rileva come in questo ambito la Confederazione sia in ritardo e non occupi posizioni di primo piano come in altri ambiti: sanità, formazione, occupazione, infrastruttura e innovazione.

Numerosi cantoni, comuni, associazioni, imprese e istituzioni scientifiche stanno dando un contributo di rilievo al raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030, sottoscritta anche da Berna, precisano gli autori, sottolineando tuttavia che occorre impegnarsi ulteriormente.

In particolare, viene rilevato, per garantire uno sviluppo sostenibile è fondamentale assicurare una certa coerenza politica. Spesso invece gli obiettivi sono in conflitto tra di loro: è il caso per esempio di un abbondante raccolto agricolo avuto grazie a una gestione intensiva del suolo (politica agricola) e della protezione delle acque e della biodiversità (politica ambientale).

Le sfide, a detta degli esperti, rimangono grandi. Il consumo di risorse della Svizzera, se calcolato rispetto all'intera popolazione mondiale, va decisamente oltre i limiti del pianeta, ricordano. Inoltre, i processi con un impatto negativo sull'ambiente e insostenibili dal punto di vista sociale vengono sempre più spesso dislocati in altri Paesi.

Di conseguenza, il 73% dell'impatto sull'ambiente causato dal consumo svizzero di beni e servizi avviene all'estero, fanno notare. Ma anche in Svizzera c'è ancora molto da fare. Un maggiore impegno è necessario per un aumento dell'efficienza delle risorse, la diminuzione del volume dei rifiuti, l'aumento delle energie rinnovabili e il miglioramento dell'efficienza energetica.

In un Paese densamente abitato come il nostro, la pressione su paesaggio, suolo, biodiversità e acque continua a essere forte. Ogni giorno si perdono preziosi terreni coltivi, la biodiversità diminuisce e l'inquinamento di aria, suolo e acque rimane elevato, rilevano.

Per invertire la tendenza occorre ponderare i diversi interessi e risolvere i conflitti di utilizzo tra le superfici insediative in crescita, l'aumento del traffico, la produzione energetica e l'agricoltura. Secondo il professore di sviluppo sostenibile all'università di Berna, Peter Messerli, di cui appare un'intervista nel bollettino, «dobbiamo reinventare il nostro benessere in modo che sia anche compatibile con l'ambiente. Dal raggiungimento di questo obiettivo, la Svezia e la Svizzera sono altrettanto distanti dei Paesi poveri africani».

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COMMENTI
 

GI 5 anni fa su tio
prima tappa.....restituzione "ai vari paesi di origine" di coloro che sono entrati dopo il 1970......effetto: il medesimo o quasi di imporre due occupanti per veicolo in entrata...ma questo non è "politicamente corretto"....ergo per cui nemm innaz inscì tant podum cambiaa poc.....
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