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SVIZZERAAiuti statali indigesti, Swissterminal ricorre al TAF

24.09.18 - 21:19
L'azienda specializzata nella logistica per il trasporto di container è contraria al finanziamento da parte della Confederazione del grande terminal di Basilea per il trasbordo strada-ferrovia
Aiuti statali indigesti, Swissterminal ricorre al TAF
L'azienda specializzata nella logistica per il trasporto di container è contraria al finanziamento da parte della Confederazione del grande terminal di Basilea per il trasbordo strada-ferrovia

BERNA - Swissterminal, azienda specializzata nella logistica per il trasporto di container, si è rivolta al Tribunale amministrativo federale poiché è contraria al finanziamento da parte della Confederazione del grande terminal di Basilea per il trasbordo strada-ferrovia.

Swissterminal ha fatto sapere oggi di aver inoltrato il proprio ricorso il 14 settembre scorso. In un comunicato l'azienda afferma di essere «messa fortemente in pericolo» dagli aiuti di Stato, e fa appello al diritto sulla concorrenza e alle disposizioni sulla libertà di commercio.

Swissterminal - società che gestisce terminal logistici a Frenkendorf (BL), Basilea, Birsfelden (BL) e Niederglatt (ZH) - si lamenta inoltre che le è stato vietato di partecipare alla procedura di assegnazione delle sovvenzioni, benché sia la più colpita dal progetto. Nel 2015, Swissterminal e altre aziende avevano annunciato un progetto concorrente a quello basilese nella vicina Weil am Rhein (Germania).

In luglio l'Ufficio federale dei trasporti (UFT) ha dato il nullaosta ai contributi di finanziamento della costruzione di un grande terminale per il trasbordo di container fra strada e ferrovia a Basilea, gestito da Gateway Basilea Nord (GBN, che riunisce Contargo, Hupac e FFS Cargo). La nuova struttura dovrebbe far fronte al crescente flusso di merci tra la Svizzera e i porti marittimi e verso i grandi terminal continentali.

Il progetto previsto nell'area dell'ex stazione basilese di smistamento sarà sostenuto con circa 83 milioni di franchi, su costi complessivi di 130 milioni, a una condizione: nei primi dieci anni di esercizio dovranno essere trasferiti circa 1,9 milioni di container, la metà dei quali dovrà essere ridistribuita per ferrovia in Svizzera.

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