È il singolare annuncio apparso sul portale d'aste Ricardo.ch e che è stato prontamente rimosso: «Vendere parti del corpo va contro il regolamento»
ZURIGO - «Io ho i debiti e per questo metto in vendita uno dei miei reni. Non ho mai fumato, non bevo alcolici, mangio sano e mi esercito regolarmente. Se hai domande contattami pure, ti risponderò a breve».
È questa la bizzarra descrizione di un'asta aperta recentemente su Ricardo.ch: si parte da 50'000 franchi per un prezzo d'acquisto istantaneo di 100'000. L'asta, che è stata disattivata ieri in mattinata dal team di Ricardo sarebbe dovuta rimanere aperta fino al 29 settembre.
Il motivo del blocco è presto detto: «Vendere parti del corpo su Ricardo.ch è contro il regolamento», ha spiegato a 20 Minuten il portavoce Simon Marquard, «Ce l'hanno segnalata e noi l'abbiamo chiusa, l'infrazione è evidente».
Certo, non è proprio chiaro se fosse seria o meno...». La piattaforma d'aste online si trova quotidianamente alle prese con gli spiritosi: «C'è chi ha provato a vendere sua sorella perché cantava troppo forte», continua Marquard, «si divertono in molti a tentare di forzare il limite di ciò che è permesso o meno».