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GINEVRAA causa di un bug, paga tre volte il suo biglietto aereo

21.08.18 - 22:00
Un passeggero accusa una compagnia belga di averlo snobbato e maltrattato. L'azienda si scusa e ammette un problema di natura informatica
A causa di un bug, paga tre volte il suo biglietto aereo
Un passeggero accusa una compagnia belga di averlo snobbato e maltrattato. L'azienda si scusa e ammette un problema di natura informatica

GINEVRA - La famiglia è sacra. È per questo che, per andare a trovare i parenti in Belgio, il 20 giugno Jean decide di acquistare un biglietto Ginevra-Bruxelles con la sua PostCard. Sul sito della Brussels Airlines, che visita regolarmente, il pagamento via Internet si interrompe. Ci riprova e... nuovo bug. Finalmente riesce a finalizzare il suo acquisto online utilizzando un'altra carta di credito e, il 22 luglio, prende il volo. Peccato che, al momento di ricevere l'estratto conto dei suoi pagamenti effettuati con la PostCard l'uomo trovi addebitato due volte il prezzo del biglietto (95,90 franchi), ai quali va aggiunto quanto pagato con la seconda carta di credito. 

Da quel momento inizia un altro viaggio, questa volta nei meandri amministrativi della compagnia belga. Jean segnala il problema e chiede di riavere il suo denaro. Tramite e-mail, Brussels Airlines conferma di aver «addebitato tre volte il pagamento» e segnala di aver inviato il dossier «all'ufficio che si occupa dei rimborsi».

Poi più nulla. Per sei settimane. Ogni volta che prende contatti con la compagnia gli viene risposto che la pratica è il corso.  Fino a che l'uomo perde la pazienza. «La qualità del servizio clienti dovrebbe essere una priorità per loro ...», sottolinea a 20 Minutes. 

L'azienda si scusa - Contattata, Brussel Airlines riconosce i propri errori. Lo scorso giugno, la compagnia ha adottato un nuovo metodo di pagamento, quello di PostFinance, che ha inizialmente creato alcuni problemi. 

Diversi clienti hanno riscontrato gli stessi problemi di Jean, che è stato intanto rimborsato. «Altri rimborsi sono in corso», assicura una portavoce della compagnia. 

Questo malfunzionamento, tuttavia, non giustifica il trattamento riservato a Jean, come ammette la portavoce: «Questo passeggero non è stato trattato correttamente. Ci scusiamo per quanto accaduto».

Il modo per riavere i propri soldi - In un caso come quello di Jean, la Federazione romanda dei consumatori (FRC) consiglia di avvisare  la società che emette la carta di credito e contestare il pagamento, oltre che chiedere gentilmente al debitore di rimborsare le somme versate. Questi pagamenti possono essere paragonati ad un arricchimento illegittimo, osserva Valérie Muster, avvocato della FRC: «La parte lesa ha un anno per far valere i propri diritti, in quanto al periodo di rimborso, non c'è un termine preciso». 

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