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BERNAAree di sosta autostradali: forte interesse per le colonnine elettriche

23.03.18 - 11:37
Consiglio federale e Parlamento hanno migliorato le condizioni necessarie alla creazione di una rete potente di stazioni di ricarica lungo le strade nazionali
Aree di sosta autostradali: forte interesse per le colonnine elettriche
Consiglio federale e Parlamento hanno migliorato le condizioni necessarie alla creazione di una rete potente di stazioni di ricarica lungo le strade nazionali

BERNA - Le auto elettriche occupano uno spazio sempre più importante nella circolazione stradale e contribuiscono a realizzare gli obiettivi di politica energetica e climatica della Confederazione. Per questo motivo Consiglio federale e Parlamento hanno migliorato le condizioni necessarie alla creazione di una rete potente di stazioni di ricarica lungo le strade nazionali. Da inizio anno, nelle aree di sosta autostradali è possibile distribuire fonti di energia per il rifornimento di mezzi a trazione alternativa, in particolare elettrica, grazie a una modifica della legge sulle strade nazionali decretata dal Parlamento nel quadro del Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA).

L’USTRA lancerà la fase di candidatura per la gestione di tali infrastrutture presumibilmente nel corso dell’estate. Dato che le autorizzazioni dovrebbero avere durata trentennale e la Confederazione intende assicurare un’offerta affidabile, facilmente fruibile e di qualità, è imprescindibile informare adeguatamente i potenziali interessati. Motivo per cui, ma anche in considerazione della forte domanda, questo venerdì l’USTRA ha illustrato alle possibili imprese concessionarie gli elementi principali della procedura, lasciando inoltre spazio alle questioni sottoposte dai presenti.

I requisiti definiti dalla Confederazione prevedono che la potenza di erogazione delle colonnine sia di almeno 150 kilowatt, l’energia provenga principalmente da fonti rinnovabili e sia in prevalenza di produzione svizzera, siano presenti almeno i tre tipi di prese più comuni (CCS, CHAdeMO e tipo 2) e sia possibile pagare in loco, con le modalità più diffuse e senza previa registrazione o apposita tessera cliente. Le società di gestione sono inoltre tenute ad adeguare regolarmente l’offerta e i prezzi alle evoluzioni del mercato.

Le autorizzazioni per l’esercizio degli impianti di ricarica veloce non saranno concesse per ubicazioni singole, ma “a pacchetti”: ciascuna aggiudicazione comprenderà 20 aree di sosta. I criteri di assegnazione sono ancora al vaglio dell’USTRA, che li definirà nelle prossime settimane tenendo anche conto dei riscontri ricevuti.

I costi per predisporre livelli adeguati di erogazione in loco, stimati in media a mezzo milione di franchi per area, saranno prefinanziati dall’USTRA e rimborsati dai gestori in quote mensili. Il periodo di ammortamento previsto dall’USTRA corrisponde alla durata di almeno due concessioni (quindi minimo 60 anni); in questo modo si evita che i costi ricadano unicamente sul primo gestore.

I riscontri raccolti nell’incontro odierno saranno ora valutati ed eventualmente incorporati nella procedura di candidatura. Si prevede tuttavia che le prime stazioni non entreranno in funzione prima della fine del 2019, a causa dei lavori necessari all’infrastruttura elettrica.

Lungo i 1850 chilometri della rete nazionale, sono 100 le aree di sosta adatte a ospitare gli erogatori in parola; gli spazi sono dotati di toilette, zone verdi, panchine e talvolta piccoli chioschi di ristorazione e, in quanto parte delle strade nazionali, rientrano nel demanio della Confederazione. Al contrario le 59 aree di servizio, di proprietà cantonale, sono provviste anche di distributori di carburante, ristoranti e negozi; in 24 di queste sono già attivi impianti di ricarica veloce, mentre in almeno altre 15 sono in corso i lavori preparatori o realizzativi.

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