Quasi il 90% dei cittadini auspica che la radiotelevisione pubblica continui a esistere. Per una maggioranza relativa la sua offerta dovrebbe tuttavia essere ridotta
ZURIGO - Ogni dibattito sull’iniziativa No Billag va sempre e inevitabilmente a finire con le medesime domande: I cittadini quanto sono soddisfatti della SSR? La sua offerta è troppo grande, troppo piccola oppure va bene così? Gli svizzeri quanto sarebbero disposti a pagare per il canone Billag? Ma soprattutto, la SSR dovrebbe continuare a esistere anche in futuro? E con quale forma? Oltre 20’000 persone da tutta la Svizzera hanno risposto a queste e ad altre domande, prendendo parte al sondaggio ponderato sulla SSR proposto da 20 minuti. Ecco, dunque, la SSR che desiderano gli svizzeri.
Consumo
Sono gli over 65 i principali consumatori dell’offerta SSR (66%). C’è invece meno interesse da parte dei giovani tra i 18 e i 34 anni (27%). In quest’ultima fascia d’età soltanto una persona su tre usufruisce più volte alla settimana dell’offerta SSR. Per una persona su cinque si parla invece di meno di una volta alla settimana.
Soddisfazione
Il 43% dei partecipanti si dichiara complessivamente soddisfatto dei programmi proposti dai canali SSR. Il 32% è invece insoddisfatto. I restanti non sono né soddisfatti né insoddisfatti, oppure non seguono programmi SSR. Il grado di soddisfazione, rivela il sondaggio, aumenta con il grado d’istruzione. Non si riscontrano invece sostanziali differenze tra le varie fasce d’età.
Neutralità dell’informazione
Il 50% dei partecipanti ritiene che l’informazione della RSI sia, nel complesso, neutrale ed equilibrata. Per il 35% i canali SSR avrebbero invece una linea di sinistra. Mentre per il 3% sarebbe di destra. Anche in questo caso, fa la sua parte il grado d’istruzione dei partecipanti: chi è più formato considera come neutrale l’informazione SSR.
Futuro della SSR
La SSR dovrebbe continuare a esistere anche in futuro? L’87% degli intervistati risponde “sì”. Tuttavia per il 45% di questi la SSR dovrebbe essere più snella e avere un’offerta più piccola. Il 34% vorrebbe invece una SSR nella sua forma odierna. Per l’8% l’offerta dovrebbe essere più grande.
La maggioranza non crede che un “sì” all’iniziativa No Billag rappresenti la fine della SSR.
Se l’iniziativa No Billag passasse, la SSR come si potrebbe dunque finanziare? Le ipotesi non mancano. Il 45% dei partecipanti al sondaggio ritiene che i consumatori dei canali SSR dovrebbero pagare un contributo mirato per l’offerta utilizzata. Un altro 45% è dell’opinione che i contributi possano essere compensati con gli introiti pubblicitari. Il 13% è invece convinto che nessuno dovrebbe pagare i contributi mancanti, in quanto un “sì” all’iniziativa No Billag segnerebbe la chiusura delle SSR.
Costi
Il contributo annuale per il canone Billag sarà, a partire dal 2019, di 365 franchi. Il 37% ritiene che si tratti di un importo corretto o sarebbe addirittura disposto a pagare di più. Il 63% si dichiara invece disposto a pagare al massimo 200 franchi all’anno o meno.
La disponibilità a pagare è più alta tra gli over 65, gli elettori di Verdi e PS, i laureati e gli svizzeri francesi. È invece più bassa tra i giovani (18-34 anni), gli elettori dell’UDC e gli svizzeri tedeschi. Il 96% dei cittadini che intendono bocciare l’iniziativa si dice disposto a pagare un canone superiore ai 365 franchi all’anno.
Secondo i partecipanti al sondaggio, le misure di risparmio dovrebbero interessare soprattutto l’intrattenimento e le produzioni proprie più costose. Per quanto riguarda invece le trasmissioni di informazione, in questo caso soltanto il 4% effettuerebbe dei tagli.
Le trasmissioni
Secondo il 72% dei partecipanti, i programmi d’informazione della SSR sono importanti. Ma sono molto popolari anche le trasmissioni sportive (44%), l’intrattenimento e i film (41%), come pure le emissioni culturali e informative (40%). Una maggioranza relativa del 42% dichiara, inoltre, che nessun genere di trasmissioni è superfluo.
Per il 67% la televisione svizzera deve inoltre trasmettere la Champions League di calcio o altri grandi eventi sportivi come i giochi olimpici. Nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 34 anni, questa opinione è inoltre condivisa dai tre quarti dei partecipanti.
Il sondaggio
Sono 21'540 le persone da tutta la Svizzera che il 13 e il 14 dicembre 2017 hanno preso parte al grande sondaggio sulla SSR proposto da 20 minuti. I politologi Lucas Leemann e Fabio Wasserfallen hanno ponderato i risultati in base a variabili demografiche, geografiche e politiche. Il margine d’errore è di un punto percentuale.