Più polizia e barriere in cemento: le tipiche destinazioni delle Feste della Svizzera tedesca sembrano prendere sul serio la minaccia
ZURIGO - Lunedì, grandi blocchi di cemento proteggevano i visitatori del tipico Mercato delle cipolle di Berna. La città si è preparata così alla possibilità di un attacco terroristico. La Basler Zeitung ha addirittura rilanciato questa eventualità come concreta, ma è stata smentita dall’Ufficio federale di polizia. Su 20 Minuten, tuttavia, la Fedpol ha ricordato che la minaccia terroristica rimane elevata nel nostro Paese.
La preoccupazione permane in particolare per i mercatini di Natale che si terranno nelle prossime settimane in Svizzera, conferma il portavoce della polizia cantonale bernese Dominik Jäggi. Lo conferma anche Marco Cortesi, direttore comunicazione per la cantonale zurighese: «Abbiamo aumentato di molto la presenza di polizia rispetto all’anno scorso - afferma -. In questo modo possiamo reagire e intervenire immediatamente». Sulle vie di accesso ai mercatini di Zurigo, però, non si intravedono blocchi di cemento: «Si dovrebbe sbarrare quasi tutta la città», obietta Cortesi. Un appello, conclude, va ai visitatori di questi eventi: se notano qualcosa di sospetto devono comunicarlo immediatamente alla polizia.
Anche a Basilea la presenza degli agenti è stata rafforzata, «in uniforme o in abiti civili», spiega Martin Schütz, portavoce della cantonale. Accanto alle pattuglie a piedi e in auto, verrà altresì reso più difficile l’accesso ai mercatini grazie a barriere fisiche o facendo stazionare dei veicoli.
«Negli ultimi anni la minaccia terroristica è sicuramente cresciuta nell’Unione europea, per questo già da due anni abbiamo più persone sul campo durante i grandi eventi», conferma Dionys Widmer, portavoce della comunale di San Gallo. In aggiunta a questa presenza, conclude, quest’anno ci saranno barriere in cemento anche al mercatino di Natale della città della Svizzera orientale, come in occasione di ogni appuntamento maggiore.