GINEVRAIl Gran Consiglio appoggia la "Tribune de Genève"

GINEVRA - Minacciato da un piano di ristrutturazione, il quotidiano Tribune de Genève ha ottenuto oggi il sostegno politico del Gran consiglio: i deputati hanno approvato alla quasi unanimità una mozione a favore di «una stampa locale forte e indipendente».

Accettato con 77 voti contro 1 e 3 astenuti, il testo invita il Consiglio di Stato a condannare con fermezza lo smantellamento del giornale e ad intervenire presso l'editore Tamedia affinché siano garantite l'autonomia redazionale del quotidiano e l'assenza di licenziamenti in seno alla redazione.

Per la relatrice Jocelyne Haller, è necessario agire tempestivamente: dal 1 gennaio 2018, una redazione centralizzata a Losanna riunirà gran parte dei giornalisti della Tribune, di 24 Heures e del Matin Dimanche. Questo centro di competenze produrrà contenuti per le rubriche Svizzera, Mondo, Economia e Sport.

«E la concentrazione si accelererà ulteriormente», ha deplorato il PPD Guy Mettan, secondo cui si trasferiranno a Losanna anche il segretariato di redazione, l'infografica e la fotografia.

In un primo tempo, la mozione chiedeva anche di studiare la creazione di un fondo di sostegno pubblico-privato a favore di una stampa scritta, radiofonica, televisiva locale forte e indipendente. Era anche contemplata la possibilità di esaminare con partner economici le misure che consentirebbero di sostenere i media locali.

Entrambi i punti, che richiedono maggiori discussioni, sono stati provvisoriamente scartati per accelerare il voto sulla mozione, ma il PPD e la sinistra hanno l'intenzione di riproporli prossimamente.

Deplorando lo smantellamento della Tribune de Genève da parte di un gruppo editoriale che registra profitti importanti, il presidente del Consiglio di Stato François Longchamp ha chiesto ai deputati di sostenere in maniera compatta la mozione, allo scopo di conferirle un peso politico nelle trattative che saranno condotte con le autorità vodesi presso Tamedia.