Cerca e trova immobili

SVIZZERARadicalismo, moschea licenzia quattro dipendenti perché schedati

24.11.17 - 15:26
I quattro figurano delle schedario "S" della polizia francese, che censisce i potenziali radicalizzati
Keystone
Radicalismo, moschea licenzia quattro dipendenti perché schedati
I quattro figurano delle schedario "S" della polizia francese, che censisce i potenziali radicalizzati

 

GINEVRA - La moschea di Ginevra ha licenziato quattro dipendenti che risultavano schedati in Francia come sospetti radicalizzati, fra cui due imam e un agente di sicurezza. La notizia, pubblicata oggi alla Tribune de Genève, è stata confermata all'ats dal direttore della Fondazione culturale islamica di Ginevra (FCIG), Ahmed Beyari. I loro nomi figurano delle schedario "S" della polizia francese, che censisce i potenziali radicalizzati.

Beyari non ha fornito altre precisazioni riguardo alle persone congedate. Alla Tribune aveva dichiarato: «Abbiamo licenziato i quattro dipendenti. Due imam schedati S in Francia stando ai media e che avevano autorizzazioni di lavoro in Svizzera. Un dipendente della sicurezza, pure classificato S secondo i media e che aveva anch'esso un'autorizzazione per svolgere un'attività in Svizzera, e una quarta persona per altre ragioni». Secondo il quotidiano anche quest'ultima però sarebbe stata schedata "S".

«Le lettere di licenziamento sono già state inviate e i dipendenti sono stati licenziati, secondo la legge svizzera sul lavoro», ha aggiunto Beyari intervistato dal giornale ginevrino. Questo annuncio segue di poco la visita, a metà novembre, del segretario generale della Lega islamica mondiale, Mohammed Al-Issa, che supervisiona la moschea di Ginevra.

In quell'occasione Al- Issa aveva rilasciato un'intervista, sempre alla Tribune de Genève, annunciando «misure draconiane per rimettere ordine». "La mia posizione è completamente diversa da quella che ha prevalso finora. Mi focalizzo sull'integrazione e il dialogo. Voglio lottare contro tutti gli estremismi, interrompere la collaborazione con persone che veicolano queste idee e anche denunciarle", aveva dichiarato allora.

La moschea di Ginevra, la più grande della Svizzera, suscita preoccupazione dal 2015. In quell'anno due giovani fedeli sono partiti per raggiungere le zone di guerra in Iraq e in Siria. La gestione dei problemi di radicalizzazione da parte della direzione è da allora oggetto di critiche. Nel 2016 alcuni fedeli avevano anche lanciato una petizione contro la direzione per denunciare l'inerzia e problemi di gestione.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE