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NEUCHÂTEL - Una nuova pagina si apre per il Museo di etnografia di Neuchâtel: la sua sede storica, la Villa de Pury, è stata interamente ammodernata. Essa ospiterà la nuova esposizione di riferimento, mentre i lavori dell'annesso Black Box sono ancora in corso.
La villa costruita negli anni 1870 da James de Pury è stata donata alla Città di Neuchâtel nel 1904 per diventare un museo, che ha acquisito nel frattempo «una reputazione internazionale», ha rilevato oggi il municipale Thomas Facchinetti.
Condotti dall'architetto Guido Pietrini, i lavori hanno permesso di restaurare lo stabile e, parallelamente, di modernizzare la museografia. Sull'arco di un decennio sono pure stati catalogati e restaurati i 50'000 oggetti delle collezioni.
Costituito da nove moduli disseminati nella villa, il nuovo spazio espositivo di riferimento presenterà campioni significativi delle collezioni antiche e recenti, la cui evoluzione sarà costante, ha indicato il direttore del museo Marc-Olivier Gonseth.
Oltre alla villa è sottoposto a lavori di restauro anche il Black Box, uno stabile a forma di cubo costruito negli anni Cinquanta e nella quale sono presentate le esposizioni temporanee. Il cantiere dovrebbe essere terminato entro la fine del 2018. Subirà in futuro un lifting anche l'Octogone, lo stabile che ospita l'istituto di ricerca.
Per i lavori di ammodernamento della villa de Puy e il Black Box sono stati stanziati complessivamente 9,6 milioni di franchi.
