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SVIZZERAI bambini in burnout preoccupano gli psichiatri

14.11.17 - 14:27
Continue pressioni gravano sui più piccoli, che si trovano a dover competere in ogni ambito, dalla scuola alle attività di svago
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I bambini in burnout preoccupano gli psichiatri
Continue pressioni gravano sui più piccoli, che si trovano a dover competere in ogni ambito, dalla scuola alle attività di svago

ZURIGO - Scuola, sport, lezioni di musica e molto altro. La pressione sui bambini è in continuo aumento. A loro viene chiesta sempre più efficienza. Per molti, però, dietro l'angolo si cela lo stress, che si rivela con disturbi del sonno, attacchi di ansia, di mal di stomaco o di testa persistenti, al punto che gli esperti arrivano a parlare di burnout.

La diagnosi - si legge sull'edizione odierna del Tages-Anzeiger - è stata fatta due anni fa dallo psichiatra tedesco Michael Schulte. Ma il dibattito, tra i professionisti del settore, resta aperto. 

Casi decuplicati - Pro Juventute, con il suo numero di emergenza 147, ha rilevato un aumento notevole delle preoccupazioni personali nel 2016, e un'esplosione dalle richieste di aiuto per problemi gravi. Nel reparto d'urgenza della psichiatria infantile dell'Ospedale Universitario di Zurigo, il trattamento ambulatoriale è decuplicato, passando da 50 a 500 casi l'anno in un solo decennio. A Berna gli interventi annui sono 260.

In Germania, gli specialisti stimano che il 3% dei bambini soffra di burnout. In Svizzera non ci sono statistiche su questo argomento. Gregor Berger, psichiatra infantile a Zurigo, propone una serie di diagnosi di cui la cui depressione è solo una tra le possibilità. «Il burnout può anche essere il risultato di un disturbo d'ansia o di un disturbo di personalità che impedisce al bambino di comunicare con gli altri».

Quanto ai fattori che causano questa condizione, sono molteplici. Gregor Berger cita la situazione familiare, il mobbing, la scuola o le alte aspettative dei genitori. «Quando togli il paziente dal suo ambiente i sintomi tendono a svanire. Se persistono, allora stiamo parlando di depressione clinica che richiede un trattamento».

Quest'ultima categoria sta aumentando anche tra i bambini. Tra il 2 e il 4% soffre una fase depressiva prima della pubertà. Dopo la pubertà, questa percentuale sale a quasi il 10% degli adolescenti. Quasi un terzo di questi casi soffre di depressione clinica.

Burnout o depressione clinica? - Questi casi sono ancora difficili da diagnosticare poiché ogni bambino reagisce in modo diverso. Alcuni non vogliono giocare con i loro amici e si rifugiano nei giochi elettronici, altri si lamentano di mal di stomaco o di testa, mentre una terza categoria mostra un'aggressività accentuata.

La difficoltà dello psicologo è quindi quella di fare la differenza tra il caso di burnout e la depressione clinica. Per David Suter, mediatore e consulente per i servizi sociali, l'esplosione dei casi è spiegata dall'evoluzione della società. «Vogliamo scuole migliori e che la formazione per i nostri figli sia efficace. La concorrenza è diventata centrale e i bambini ne stanno pagando il prezzo».

Nemmeno le attività extra-curricolari vengono risparmiate. Secondo Klaus Schmeck, professore di psichiatria infantile, i bambini che non hanno grandi risultati nello sport devono cedere il posto agli altri. «Quello che una volta era solo un gioco, sta diventando più serio, chiede risultati, prestazioni. Pressioni, queste, che si riversano sulla psiche».

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COMMENTI
 

Monello 6 anni fa su tio
...Bravo MIM ...!!!

MIM 6 anni fa su tio
Lasciateli stare! I bambini sono bambini e devono vivere spensierati la loro età. Basta con corsi che partono già all'asilo, spacciati come prevenzione, lasciate loro la loro infanzia. Adulti, non scaricate su di loro le vostre frustrazioni, e siate appagati quando li vedete ridere e non quando li vedete seri in competizione per voi!
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