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SVIZZERALegno, possibile utilizzo futuro in chimica e costruzioni

07.11.17 - 13:57
Legno, possibile utilizzo futuro in chimica e costruzioni

BERNA - Sostituire il petrolio nella chimica organica e il cemento nelle costruzioni. È questo il possibile impiego futuro del legno, materia prima tradizionale di cui una trentina di team di ricercatori svizzeri hanno studiato per cinque anni il potenziale innovativo.

Ciò è avvenuto nell'ambito del Programma nazionale di ricerca "Risorsa legno" (PNR 66), terminato a fine 2016 e finanziato con 18 milioni di franchi. «Il legno ha futuro se sarà in grado di reinventarsi», ha assicurato oggi ai media riuniti a Berna il direttore del programma Martin Riediker.

I progetti del PNR 66, il cui obbiettivo era proprio quello di trovare nuovi sbocchi all'avanguardia per l'utilizzo di questo materiale, hanno dimostrato che la biomassa vegetale costituisce un'alternativa realistica a combustibili fossili come petrolio e carbone nella chimica organica.

Diverse équipe di specialisti basate ai Politecnici federali di Losanna e Zurigo e all'Alta scuola del Nord-Ovest (FHNW) hanno elaborato nuovi procedimenti per trasformare le principali componenti del legno - cellulosa e lignina - in composti aromatici e altri prodotti intermedi importanti per l'industria chimica.

All'Alta scuola bernese uno scienziato è da parte sua riuscito a migliorare il processo di fermentazione del faggio per produrre etanolo, mentre una collega dell'Alta scuola di ingegneria e architettura di Friburgo ha sviluppato un calcestruzzo molto leggero sostituendo parte della sabbia con della segatura.

Uno dei progetti si è invece concentrato sulla riduzione delle emissioni inquinanti tramite la combustione del legno e altri sulla conversione di questo tessuto vegetale in differenti fonti energetiche.

Un incremento dell'uso del legno solleverebbe il problema legato a dove procurarselo. Gli studi illustrano però che è possibile sfruttare maggiormente in modo efficace e sostenibile la risorsa in questione senza andare a intaccare in modo significativo la biodiversità delle foreste elvetiche.

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