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SVIZZERAAnno difficile per le navi della flotta mercantile elvetica

07.08.17 - 11:08
Il 2016 è stato contraddistinto da tre incidenti marittimi che hanno contribuito a peggiorare ulteriormente una situazione finanziaria già precaria
Anno difficile per le navi della flotta mercantile elvetica
Il 2016 è stato contraddistinto da tre incidenti marittimi che hanno contribuito a peggiorare ulteriormente una situazione finanziaria già precaria

BERNA - Le navi della flotta mercantile elvetica, che già si trovano in difficoltà finanziarie, sono state coinvolte in tre incidenti nel 2016. In un caso due persone sono rimaste gravemente ferite. È quanto emerge dal rapporto annuale del Servizio d'inchiesta svizzero sugli infortuni (SISI).

L'incidente più serio dello scorso anno è avvenuto a Porto. Durante una manovra d'uscita dal porto della seconda città del Portogallo due marinai hanno subito gravi ferite, ha indicato all'ats il responsabile del SISI Daniel Knecht, confermando un'informazione della trasmissione "HeuteMorgen" della radio svizzerotedesca SRF. La nave coinvolta era una SCL Basilea appartenente alla compagnia di navigazione Enzian Ship Management. Quest'ultima, per far fronte a una crisi di liquidità e solvibilità, è stata costretta a vendere la propria flotta.

In altri due incidenti capitati lo scorso anno è stata invece coinvolta la compagnia MV Sabina, anch'essa sostenuta dalla Confederazione tramite fideiussioni. Mentre abbordava il porto di Swinoujscie, città situata nel nord-ovest della Polonia, un'esplosione nella cabina di comando ha messo fuori uso la nave, che si è poi brevemente incagliata. Già in precedenza un'imbarcazione della stessa compagnia era stata coinvolta in un incidente davanti alle coste danesi.

Le cause esatte dei sinistri non sono ancora state chiarite, ha precisato Knecht. Un rapporto finale sui tre incidenti sarà pubblicato la prossima primavera.

Flotta mercantile in crisi - La flotta mercantile svizzera - che dispone di una cinquantina di navi - è sostenuta dal 1959 dalla Confederazione tramite fideiussioni. Queste ultime mirano anzitutto a garantire l'approvvigionamento in merci del Paese. Tuttavia, la navigazione marittima attraversa una crisi mondiale, che interessa pure gli armatori svizzeri.

Banche e armatori stranieri hanno subìto perdite di svariati miliardi. I gruppi SCL e SCT, che contano complessivamente dodici navi, sono sprofondati in una crisi di liquidità e solvibilità. Avrebbero fatto fallimento nel 2016 senza il ricorso alle fideiussioni federali e ai finanziamenti versati negli scorsi mesi dalle banche.

Durante la recente sessione estiva, i due rami del Parlamento avevano approvato un supplemento di 215 milioni destinato a coprire il danno che Berna ha subìto in seguito al ricorso alle fideiussioni per tredici navi (nove cargo e quattro cisterna) della flotta mercantile elvetica, che hanno dovuto essere vendute.

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