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VALLESEOlimpiadi, consegnato alla Confederazione il dossier di fattibilità

04.08.17 - 17:55
Il Parlamento deciderà sul da farsi
Keystone
Olimpiadi, consegnato alla Confederazione il dossier di fattibilità
Il Parlamento deciderà sul da farsi

SION - Swiss Olympic e il comitato di sostegno alla candidatura di Sion per l'organizzazione delle Olimpiadi invernali 2026 hanno annunciato tramite una nota di aver consegnato oggi alla Confederazione e ai cantoni interessati dal progetto il dossier di fattibilità. Verrà ora analizzato dall'Ufficio federale dello sport (UFSPO), ma sarà il Parlamento a decidere sul da farsi.

Il dossier si suddivide in tre parti: siti, budget e lascito che un evento di tale portata comporterebbe. Riunioni fra la città di Sion, i cantoni che sostengono l'iniziativa e la Confederazione sono previste nelle prossime settimane per precisare la messa in atto del progetto, si legge nel comunicato.

Le spese organizzative ammontano a 1,86 miliardi di franchi e comprendono anche i 150 milioni necessari per i Giochi paralimpici e i 100 milioni che il comitato vuole devolvere a una fondazione indipendente legata all'eredità trasmessa dalla manifestazione sportiva a cinque cerchi.

Gli investimenti previsti per la costruzione di infrastrutture permanenti sportive e non si limitano a 93 milioni, grazie a quelle già esistenti. Le entrate derivate dai contributi del Comitato olimpico internazionale (CIO), dalla biglietteria e dagli sponsor si elevano dal canto loro a 1,35 miliardi, precisa la nota. Ancora in fase di elaborazione invece il tesoretto da destinare alla sicurezza.

In generale, il preventivo per "Sion 2026" è inferiore a quello stimato per candidature precedenti, fa notare il comitato organizzatore. Il CIO ha annunciato che metterà a disposizione le risorse necessarie per collaborare alla ricerca di misure in grado di ridurre i costi.

Il CIO renderà note a ottobre 2018 le città selezionate per partecipare alla fase finale della candidatura, quelle che si contenderanno la prestigiosa assegnazione.

Il Consiglio nazionale si pronuncerà sul tema nel settembre 2018, mentre gli Stati diranno la loro nel dicembre successivo. Non vi è inoltre da sottovalutare la possibilità di eventuali referendum a livello cantonale o nazionale contro l'evento. "Il CIO ci ha fissato una scadenza per il 30 gennaio 2019: se le procedure amministrative non saranno terminate entro quella data, saremo fuori dai giochi", aveva sottolineato qualche giorno fa Jean-Philippe Rochat, presidente del comitato organizzatore.

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