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ITALIA / SVIZZERA«Questo non è un istituto per alunni disabili», bufera sulla Scuola Svizzera

29.07.17 - 19:08
Critiche sul regolamento che sconsiglia l'iscrizione agli studenti affetti da disturbi dell’apprendimento. La LEDHA: «Sono patologie che colpiscono 350mila studenti in tutto il paese»
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«Questo non è un istituto per alunni disabili», bufera sulla Scuola Svizzera
Critiche sul regolamento che sconsiglia l'iscrizione agli studenti affetti da disturbi dell’apprendimento. La LEDHA: «Sono patologie che colpiscono 350mila studenti in tutto il paese»

MILANO - Sta facendo discutere il nuovo regolamento della Scuola Svizzera di via Appiani a Milano, che lo scorso 16 maggio è stato aggiornato introducendo una norma che scoraggia la frequentazione da parte di alunni affetti da problematiche come dislessia e sindrome da deficit dell’attenzione (ADHD). Ne dà notizia la Repubblica.

«Essendo la Scuola Svizzera impegnativa e multilingue, non è ottimale per studenti affetti da disturbi dell’apprendimento quali: dislessia, discalculia, ADHD, sindrome di Asperger, autismo e disturbi comportamentali», recita il regolamento. Patologie che, indica il direttore della Lega per i diritti delle persone con disabilità (LEDHA) Giovanni Merlo, in Italia colpiscono circa 350mila studenti.

L’Istituto, per voce del proprio presidente, si è subito difeso spiegando che la norma non nasconde alcun fine discriminatorio: «Volevamo semplicemente avvertire i genitori interessati che il percorso scolastico non è semplice, perché basato sull'insegnamento in più lingue», ha dichiarato Luca Corabi De Marchi. In altre parole un semplice «consiglio» per evitare che «si vada tutti avanti e poi, magari, qualcuno cade».

Le critiche però non si arrestano qui. Sempre nel regolamento è infatti indicato che «essendo l’edificio su più livelli, privo di ascensore, non è altresì una scuola adatta a studenti con gravi handicap motori». Un’indicazione che sembra fare a pugni con quelle «attrezzature moderne» di cui l’istituto si vanta.

«Trovo incredibile che in tutti questi anni non abbiano avuto i soldi per far costruire un ascensore» ha affermato Merlo, definendo la scuola come una struttura «triste e vecchia, che probabilmente rifiuterebbe l’iscrizione a grandi come Albert Einstein e Alan Turing».

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