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BERNA/BELLINZONAA Sonko non sarà ridato il denaro sequestrato

26.07.17 - 13:57
L'ex ministro dell'Interno del Gambia si è rifugiato in Svizzera lo scorso novembre. È accusato di crimini contro l'umanità
Keystone
A Sonko non sarà ridato il denaro sequestrato
L'ex ministro dell'Interno del Gambia si è rifugiato in Svizzera lo scorso novembre. È accusato di crimini contro l'umanità

BELLINZONA - Il Tribunale penale federale (TPF) ha confermato il sequestro dei circa 14'000 franchi confiscati all'ex ministro dell'Interno del Gambia Ousman Sonko al momento del suo arresto, avvenuto lo scorso gennaio a Lyss (BE), dove soggiornava in un centro di transito per richiedenti asilo. Sul 48enne africano pesa l'accusa di crimini contro l'umanità.

Sonko aveva contestato il sequestro sostenendo che ha bisogno del denaro per pagare gli onorari dell'avvocato ginevrino Philippe Currat, uno specialista del diritto penale internazionale che ha scelto quale difensore. Nella sentenza pubblicata oggi, la Corte dei reclami penali del TPF rammenta all'ex ministro che gli è già stato assegnato un difensore d'ufficio.

Dopo che il Ministero pubblico della Confederazione è stato avvertito del mandato affidato a Currat, quello del difensore d'ufficio è stato sospeso. Secondo i giudici di Bellinzona, nulla si oppone tuttavia a che quest'ultimo lo riassuma e non si vede perché non dovrebbe essere in grado di difendere in modo efficiente gli interessi del gambiano. Il denaro sequestrato - principalmente franchi svizzeri, ma anche euro, dollari americani e sterline britanniche - dovrebbe servire a pagare le spese giudiziarie.

Ousman Sonko, comandante della guardia presidenziale gambiana nel 2003 e poi ministro dell'Interno tra il 23 ottobre 2006 e il 19 settembre 2016, si è rifugiato in Svizzera lo scorso novembre. Il 26 gennaio è stato arrestato su denuncia di Trial, l'Ong con sede a Ginevra che si occupa di lottare contro l'impunità per crimini internazionali. L'organizzazione lo accusa di essere stato un elemento chiave nel regime repressivo di Yahya Jammeh, presidente dal Gambia tra il 1996 e il 21 gennaio 2017, quando ha lasciato il paese dopo aver perso le elezioni di dicembre: Sonko sarebbe responsabile di aver ordinato torture, arresti e omicidi nei confronti di oppositori al regime. L'interessato nega su tutta la linea.

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