Cerca e trova immobili

BERNAAdmeira, nessun paletto dal Consiglio federale

11.07.17 - 13:52
Il lancio della società pubblicitaria è considerato una distorsione della concorrenza per molti editori
Keystone
Admeira, nessun paletto dal Consiglio federale
Il lancio della società pubblicitaria è considerato una distorsione della concorrenza per molti editori

BERNA - La società pubblicitaria Admeira, nata da un'alleanza tra SSR, Swisscom e Ringier, è oggetto di numerose critiche. Il Consiglio federale si rifiuta però di limitare troppo il margine di manovra del servizio pubblico nel settore radiotelevisivo.

Admeira è stata lanciata nell'aprile 2016. Gli editori vedono nell'operazione una distorsione della concorrenza e la questione è finita anche davanti alla giustizia.

In una mozione, la commissione delle telecomunicazioni degli Stati chiede che, nell'ambito dell'elaborazione della legge sui media, il governo faccia in modo che una cooperazione della SSR con altri partner nel settore «contribuisca a rafforzare la pluralità delle opinioni e dell'offerta ed eviti ogni discriminazione».

Secondo la commissione infatti, vista la situazione difficile di numerosi media regionali, è necessario prendere misure in modo che tutti possano approfittare di una collaborazione con la SSR.

Il Consiglio federale rimane però prudente. Nella risposta alla mozione pubblicata oggi, sostiene che considerati i lavori in corso sulla revisione totale della legge federale sulla radiotelevisione, non sia opportuno assumersi l'impegno di regolamentare in modo vincolante le attività della SSR che non rientrano nella concessione, almeno fino a che non saranno «delineate le grandi linee del paesaggio mediatico futuro e in particolare del servizio pubblico».

L'attuale legge prevede la possibilità di interventi da parte delle autorità per garantire il rispetto delle disposizioni costituzionali ed è possibile imporre alla SSR oneri in materia di attività commerciale per gli ambiti non iscritti nella concessione o, quale ultima ratio, vietare attività se vengono intaccati gli obiettivi costituzionali relativi al mandato di prestazioni.

L'idea però di limitare o vietare la cooperazione per le attività che non rientrano nella concessione, se queste non hanno alcun effetto positivo specifico volto a rafforzare la pluralità delle opinioni e dell'offerta, si spinge troppo oltre secondo il governo; si pensi ad esempio all'utile collaborazione della SSR con imprese mediatiche private nell'ambito tecnico o infrastrutturale.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE