Il partito ginevrino “Ensembe à Gauche” ha presentato un progetto di modifica della legislazione che punisce gli escrementi degli animali
GINEVRA - «Il proprietario non potrà essere punito se il suo cane urina su suolo pubblico». Questa frase potrebbe rappresentare un nuovo articolo in aggiunta alla normativa vigente che sanziona i padroni degli animali che non raccolgono i bisogni espletati dai loro animali per strada.
Il deputato di “Ensemble à Gauche” Jean Batou - come riportato da Le Matin - ha inoltrato una proposta di modifica di legge che differenzia gli escrementi solidi da quelli liquidi. I primi resterebbero punibili, mentre la pipì non sarebbe soggetta a sanzione. Secondo Batou, l’impossibilità di raccogliere l’urina rende la legislazione «assurda».
Il precedente - Aveva suscitato un certo scalpore a Ginevra una multa di 350 franchi inflitta nel novembre 2016 a una donna che aveva permesso al suo barboncino di orinare a pochi passi dalla fermata del bus Cornavin. A inizio giugno un’associazione ha consegnato al Gran Consiglio una petizione - che ha raccolto 5’337 firme - in cui chiede di «chiarire la questione».
L’articolo 10 cpv. 2 della Legge sui cani del 19 febbraio 2008 prevede che i detentori dei cani devono raccogliere gli escrementi dei propri animali e depositarli negli appositi contenitori. Le infrazioni sono perseguite dal Municipio e punite con una multa.
Anche in Ticino costa caro lasciare espletare i bisogni per strada al proprio cane e non raccoglierli, anche se la sanzione per l’urina viene inflitta raramente. La multa prevista è a Bellinzona 100 franchi, a Mendrisio 250 e così a Locarno, dove però, per i recidivi, si arriva a 350 franchi. A Lugano invece, l'importo minimo è di 300 franchi.