Cerca e trova immobili

TURGOVIAIl Parlamento fa dietrofront, il francese è salvo

14.06.17 - 11:42
L'insegnamento della lingua di Molière non verrà fatto slittare alle scuole medie
Il Parlamento fa dietrofront, il francese è salvo
L'insegnamento della lingua di Molière non verrà fatto slittare alle scuole medie

FRAUENFELD - I bambini turgoviesi continueranno a imparare il francese sin dalle elementari. Il Gran Consiglio ha deciso oggi a sorpresa in seconda lettura, con 62 voti contro 60, su proposta del Partito socialista, di cancellare un nuovo articolo della legge scolastica che ne prevedeva l'insegnamento soltanto alle medie.

Lo scorso tre maggio la modifica di legge era stata approvata in prima lettura da 68 deputati contro 53. L'iter legislativo turgoviese è stato seguito con molta attenzione in tutta la Svizzera, in particolare in Romandia. Secondo taluni la decisione di far imparare la lingua di Molière a partire dal settimo anno invece che dal quinto poteva addirittura potenzialmente minare la coesione nazionale.

Le misure proposte lo scorso 16 maggio dal Dipartimento dell'educazione turgoviese per migliorare l'insegnamento del francese alle elementari sembrano aver convinto questa mattina un pugno di deputati a cambiar parere in seconda lettura. Durante il dibattito, durato un paio d'ore, diversi parlamentari hanno elogiato i provvedimenti previsti dall'inizio dell'anno scolastico 2018/19, o perlomeno dichiarato che bisogna dar loro una opportunità.

In particolare, è contemplata per gli scolari che hanno difficoltà con il francese la possibilità di essere dispensati. L'insegnamento della seconda lingua nazionale avverrebbe inoltre in classi dimezzate e si prevede di utilizzare materiale didattico migliorato. Come quarta misura, il Dipartimento propone che il voto per la lingua francese non venga preso in considerazione per la selezione fra i vari livelli della scuola secondaria.

Tutte queste misure sono sostenute anche dall'associazione cantonale degli insegnati e potranno essere messe in pratica in tempi relativamente brevi, secondo il responsabile dell'Ufficio scolastico turgoviese Beat Brüllmann.

A far cambiare opinione oggi ad alcuni deputati ha verosimilmente contribuito anche il recente "no" degli zurighesi alla soppressione di una lingua straniera alle elementari (l'iniziativa popolare degli insegnanti che la chiedeva è stata bocciata il 21 maggio scorso dal 60,8% dei votanti). Diversi parlamentari hanno sottolineato che il Canton Turgovia verrebbe a trovarsi isolato in fatto di insegnamento delle lingue se il controverso articolo di legge fosse confermato.

Da 24 anni nel cantone il francese è materia obbligatoria a partire dal quinto anno scolastico, mentre l'inglese viene insegnato dalla terza classe. Una maggioranza formata da esponenti di UDC, PPD e Verdi ha votato in prima lettura per l'abolizione del francese dal ciclo primario di sei anni, facendo valere l'eccessivo carico di lavoro per gli scolari e i pessimi risultati finora ottenuti.

Anche le nuove misure proposte non sono riuscite a convincere buona parte di loro. Rivolti alla Svizzera romanda, da dove erano arrivate parecchie reazioni negative dopo la prima lettura, hanno sottolineato che non sono contro la lingua di Molière. Anzi, a loro avviso, togliere il francese dalle elementari ne rafforzerebbe l'insegnamento alle medie.

Oggi il voto finale è stato serrato. PLR, PS, una minoranza di PPD, Verdi liberali, PBD e Partito evangelico sono riusciti a mantenere l'insegnamento elementare grazie a voci dissidenti dei partiti contrari. Da notare che anche la consigliera di Stato responsabile dell'istruzione, Monika Knill dell'UDC, si è battuta al loro fianco.

Il voto odierno mette fine al dibattito sull'insegnamento delle lingue lanciato in Turgovia nel 2014. Il Gran Consiglio aveva allora approvato una mozione che chiedeva la soppressione del francese alle elementari. Il governo aveva adattato il piano di studi di conseguenza, suscitando forti reazioni negative in consultazione. L'esecutivo aveva allora proposto un cambiamento della legge scolastica. Senza il nuovo articolo, la legge resta immutata e il dibattito è chiuso.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE