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NEUCHÂTELCondanne di minori stabili, aumentano i reati penali

06.06.17 - 11:25
I minori di età inferiore ai 15 anni sono stati condannati a corsi o lavori di pubblica utilità nel 66% delle sentenze, mentre è stato pronunciato un avvertimento formale nel restante 34%
Keystone
Condanne di minori stabili, aumentano i reati penali
I minori di età inferiore ai 15 anni sono stati condannati a corsi o lavori di pubblica utilità nel 66% delle sentenze, mentre è stato pronunciato un avvertimento formale nel restante 34%

NEUCHÂTEL - Le condanne di minori sono rimaste stabili a 12'090 casi nel 2016 rispetto all'anno precedente: l'aumento del numero delle violazioni del Codice penale è stato compensato dalla diminuzione del resto delle infrazioni. Costante anche il numero di condanne di adulti, a 109'116.

Lo indica oggi l'Ufficio federale di statistica (UST), precisando che le sentenze riguardanti minori per violazioni del Codice penale (CP) sono aumentate del 4%. Una flessione vi è invece stata nelle infrazioni al codice della strada (-2%), alla legge sugli stupefacenti (-1%) e a quella sugli stranieri (-2%).

Tra i reati in violazione del CP, i più frequenti sono stati quelli contro il patrimonio, risultati in progressione del 5%, imputabili principalmente a furti (+6%) e danneggiamenti (+13%). Un aumento è stato osservato anche per le ingiurie (+19%) e i reati violenti (+3%). Tra le violazioni alla legge contro gli stupefacenti, il traffico è quello diminuito maggiormente (-9%).

I minori di età inferiore ai 15 anni sono stati condannati a corsi o lavori di pubblica utilità nel 66% delle sentenze, mentre è stato pronunciato un avvertimento formale nel restante 34%. Dal quindicesimo anno di età, la percentuale di sentenze con corsi o lavori di pubblica utilità ammontava al 47%, le ammonizioni al 26%, le pene detentive al 6% e le multe al 26%. Il 3% di tutte le condanne includeva anche una misura, nel 94% dei casi ambulatoriale.

Per quanto riguarda gli adulti, le condanne penali emesse nel 2016 hanno registrato un calo del 2% rispetto all'anno precedente. La flessione si è registrata in tutte le leggi principali. Tuttavia, non tutte le sentenze dello scorso anno erano definitive e perciò - sottolinea l'UST - non vengono considerate ai fini della statistica.

La pena pecuniaria è stata di nuovo la sanzione più comune (86%, cioè 94'109 condanne) e, nella maggior parte dei casi (82%), è stata comminata con la condizionale. Insieme ad essa si è spesso inflitta anche una multa che la persona deve pagare in ogni caso. Complessivamente, le pene pecuniarie e le multe senza condizionale inflitte ogni anno ammontano a quasi 42 milioni di franchi mentre quelle con la condizionale a quasi 223 milioni.

A partire dal 2009 la percentuale del lavoro di pubblica utilità si è quasi dimezzata e nel 2016 si è attestata al 2%. Le pene detentive corrispondevano all'11% di tutte le sanzioni principali (12'086), ma a differenza di quelle pecuniarie, sono state per lo più inflitte senza la condizionale (74%).

Considerate tutte le pene, quelle detentive senza condizionale sono state pari all'8%, variando però a seconda della legge violata. Le pene detentive inflitte alle persone condannate ai sensi della legge sulla circolazione stradale hanno registrato la percentuale più bassa, ovvero l'1,3%. I reati contro la legge sugli stranieri oppure contro la legge sugli stupefacenti hanno visto aumentare le pene detentive senza condizionale (rispettivamente 25% e 23%).

Se si considera la nazionalità, la percentuale delle persone condannate a una pena detentiva senza condizionale è stata leggermente più bassa tra gli svizzeri rispetto agli stranieri con permesso B o C (rispettivamente 2,9% e 3,6%). Ciò determina che il 71% di tutte le condanne a una pena detentiva senza condizionale concerneva gli stranieri che non sono residenti in Svizzera su base permanente.

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