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BERNASostegno alle vittime dell’amianto

31.03.17 - 13:31
Sostegno alle vittime dell’amianto

BERNA - Con la creazione del «Fondo per le vittime dell’amianto» (FVA) il 28 marzo 2017 si sono costituite le basi per poter richiedere – a partire dalla metà del 2017 – un sostegno finanziario e psicologico alle vittime dell’amianto e ai relativi familiari. Il presidente della Fondazione FVA è Urs Berger, presidente dell’Associazione svizzera d’assicurazioni. Nel consiglio di fondazione sono rappresentate le associazioni e le aziende che finanziano il fondo e anche rappresentanti delle persone danneggiate dall’amianto e dei sindacati.

Il responsabile del progetto della Fondazione è Benjamin Schlesinger, direttore di Solution AG. La Fondazione FVA è il risultato di una tavola rotonda sulla problematica dell’amianto che era stata indetta su raccomandazione del consigliere federale Alain Berset e che è stata condotta dall’ex consigliere federale Moritz Leuenberger.

Creazione di un "Care-Service" per le persone colpite - In collaborazione con istituzioni esistenti, la Fondazione instaurerà un "Care-Service" gratuito per tutte le persone colpite. Le persone malate beneficiano già oggi di una buona assistenza medica, ma non sempre della necessaria assistenza psicologica. L’offerta è aperta anche alle persone che in passato sono venute a contatto con l’amianto e temono di ammalarsi di mesotelioma. Le leghe polmonari regionali stanno elaborando progetti pilota nella Svizzera tedesca e francese. Anche queste offerte possono essere almeno in parte finanziate dal fondo.

Sostegno finanziario - Devono poter beneficiare di un sostegno finanziario tutte le persone cui dal 2006 è stato diagnosticato un tumore maligno del peritoneo o della pleura (mesotelioma) dovuto all’amianto, indipendentemente dal fatto che la patologia sia riconosciuta o meno come malattia professionale. L’importo del sostegno finanziario sarà in linea con le prestazioni versate dall’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni (AINF) ai pazienti che soffrono di una patologia riconosciuta come malattia professionale causata dall’amianto. Sono previste prestazioni anche per i beneficiari dell’AINF. In questo modo si vuole garantire che le persone non affiliate all’AINF e i pazienti che invece lo sono siano sostenuti alla stessa maniera.

Chi riceve un indennizzo dal fondo s’impegna in contropartita a rinunciare a far valere pretese civili.

Si stima che fino al 2025 saranno necessari circa 100 milioni di franchi per finanziare il costituendo fondo. Al momento della creazione il capitale del fondo ammonta a 6 milioni di franchi e l’elargizione di altri 24 milioni di franchi è subordinata a condizioni. La fondazione FVA è in contatto con altri settori dell’economia per raggiungere il completo finanziamento del fondo.

Lavori legislativi in corso - Le vittime dell’amianto e i loro familiari possono far valere in sede civile il diritto al risarcimento del danno e alla riparazione morale nei confronti delle persone e delle imprese che ritengono responsabili della loro malattia. Tuttavia, questo diritto cade in prescrizione al più tardi dieci anni dopo la fine dell’influsso dannoso, spesso quindi molto tempo prima che si manifesti la malattia.

Una revisione della legislazione in materia di prescrizione, che prevede una proroga del termine di prescrizione per i danni lungolatenti, per esempio per quelli causati dalle fibre dell’amianto, è pendente in Parlamento. Con la creazione della fondazione si è fatto un passo essenziale per la realizzazione del fondo per le vittime dell’amianto e dunque per l’attuazione degli obiettivi posti dalla tavola rotonda sulla problematica dell’amianto.

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