Uno studio del Credit Suisse ha analizzato il settore sanitario svizzero. «Le spese aumentano a causa dei progressi della medicina, il maggior consumo individuale e un sistema d’incentivi errato»
BERNA - Brutte notizie per tutti i consumatori elvetici. Secondo uno studio del Credit Suisse il costo delle Casse malati tra 23 anni saranno raddoppiati. Il premio mensile dell'assicurazione sanitaria obbligatoria potrebbe infatti passare dai 274 franchi medi nel 2015 ai 517 franchi nel 2040. Al netto dell'inflazione generale, ciò equivale a un incremento del 44%.
Nella nuova edizione del "Monitor Svizzera", gli economisti della grande banca prevedono una crescita annua di oltre il 3% dei costi della sanità.
La spesa per la salute in Svizzera è aumentata di almeno un terzo nel giro di dieci anni. Secondo gli autori dello studio, ciò non è dovuto principalmente all'invecchiamento demografico, ma al progresso della medicina, al maggior consumo individuale e a un sistema di incentivi errati.
Forte crescita del fabbisogno di personale - Oltre a costare sempre di più, il sistema sanitario svizzero offre tuttavia anche un importante contributo all'occupazione e al benessere del Paese. Attualmente un lavoratore su 10 è impiegato in questo settore.
Gli economisti del Credit Suisse prevedono che entro il 2040 verranno creati 185'000 posti di lavoro supplementari, con una crescita di circa il 50% rispetto agli attuali 360'000 occupati.
Le attività in questo settore sono peraltro costituite per circa il 23% da lavori di routine che almeno teoricamente potrebbero essere automatizzati grazie alla digitalizzazione. Con un'automazione completa di queste attività, il fabbisogno di personale specializzato crescerebbe di sole 67'000 unità. Uno sfruttamento dell'intero potenziale di automazione non è tuttavia ritenuto realistico dagli autori dello studio.
Finanziamento ospedali - Gli economisti dell'istituto di credito si sono occupati anche degli investimenti che saranno necessari per ammodernare gli ospedali e sono arrivati alla conclusione che senza ulteriori risorse statali il loro finanziamento non è garantito.
Secondo fonti accessibili al pubblico, attualmente in Svizzera sono previste costruzioni ospedaliere per circa 16 miliardi di franchi. Nel dibattito pubblico emerge tuttavia il timore che questo boom edilizio possa portare a un'offerta eccessiva e a lacune nel finanziamento.
«Al momento solo un quarto circa degli ospedali realizza utili tali da assicurare un finanziamento sostenibile della propria infrastruttura», afferma citato in una nota il responsabile dello studio Ancreas Christen.
Gli autori non prevedono che a lungo termine un gran numero di ospedali sia costretto a chiudere. Essi ritengono tuttavia importante per i cantoni poter accedere a nuove fonti di finanziamento, ad esempio sui mercati finanziari attualmente favoriti dai tassi bassi.
Centri medici in forte crescita - Un altro aspetto messo in evidenza dallo studio è la rapida crescita del numero di centri medici, che fra il 2011 e il 2014 è aumentato del 19% passando a 1900 unità. I centri medici costituiscono sia per i pazienti che per molti medici un'interessante alternativa ai classici studi singoli. I primi possono beneficiare di orari di apertura più lunghi, i secondi di orari di lavoro più flessibili e di un miglior grado di sfruttamento delle apparecchiature mediche.