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BERNAIl Consiglio Nazionale in breve

09.03.17 - 15:45
Il Consiglio Nazionale in breve

BERNA - Nella sua seduta odierna, il Consiglio nazionale ha:

- ELETTRICITÀ: approvato, con 136 voti a 52, un progetto della Commissione dell'energia del Nazionale che vuole modificare le priorità nella rete di trasporto transfrontaliera di elettricità. Concedendo tutte le priorità possibili c'è infatti il rischio che le capacità alla frontiera non siano sufficienti. La soluzione passa per un maggior ricorso alle vendite all'asta di energia. Il dossier è pronto per le votazioni finali;

- FERROVIA 1: approvato, con 98 voti contro 75 e 10 astenuti, la proposta di rinviare al governo la futura Organizzazione dell'infrastruttura ferroviaria (OIF). Se anche gli Stati approveranno il rinvio, l'esecutivo dovrà presentare una proposta per far diventare FFS Cargo una impresa autonoma. Le disposizioni concernenti i diritti dei passeggeri andranno inoltre trattate in un progetto distinto. Il dossier passa alla Camera del popolo;

- FERROVIA 2: tacitamente archiviato il disegno 5 della Riforma delle ferrovie 2 presentato dal governo nel 2005. Il suo contenuto - la ripartizione della rete in una di base e in una complementare - viene ritenuto superato. Nel frattempo, inoltre, molti aspetti sono stati risolti mediante l'emanazione di altre disposizioni;

- INQUINAMENTO: accolto, con 97 voti a 87 e 9 astensioni, una mozione di Walter Wobmann (UDC/SO) che chiede l'abolizione della tassa sui composti organici volatili (COV). Secondo il promotore essa nuoce all'economia. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- CANONE RADIO/TV 1: approvato, con 77 voti contro 62 e 52 astenuti, una mozione dell'ex consigliere nazionale Christophe Darbellay (PPD/VS), e ripresa da Fabio Regazzi (PPD/TI), che chiede di portare dal 4 al 6% la percentuale della tassa di ricezione riversata ai media audiovisivi locali. Secondo la consigliera federale Doris Leuthard, che ha ricordato come il governo abbia già manifestato l'intenzione di portare tale quota al 5%, un aumento così massiccio in così breve tempo è inopportuno. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- CANONE RADIO/TV 2: approvato, con 104 voti contro 85 e 4 astenuti, una mozione dell'ex consigliere nazionale Thomas Maier (PVL/ZH), e ripresa da Martin Bäumle (PVL/ZH), che chiede al governo di non aumentare la tassa di ricezione radiotelevisiva fino all'entrata in vigore della nuova LRTV. Per la consigliera federale Leuthard, l'atto parlamentare di Maier è completamente inutile visto che l'esecutivo non prevede un aumento del canone ma anzi una sua riduzione a 400 franchi. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- PARK AND RAIL: accolto, con 109 voti a 82, una mozione di Marco Romano (PPD/TI) che chiede di aumentare il numero di posteggi pubblici attorno alle stazioni ferroviarie al di fuori dei centri urbani per migliorare l'offerta di servizi Park and Rail. Secondo la consigliera federale Doris Leuthard, la pianificazione di queste strutture è di competenza cantonale e comunale. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- ALLEVAMENTO: accolto di misura - 94 voti a 93 e 6 astensioni - una mozione di Leo Müller (PPD/LU) che chiede che gli allevatori di bestiame possano sempre dormire nei pressi della stalla. Il testo mira a facilitare la costruzione di abitazioni per i contadini con animali da reddito. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- ALTA TENSIONE: adottato, con 127 voti a 66, un postulato di Mathias Reynard (PS/VS) che chiede al Consiglio federale di esaminare la possibilità di interrare la linea ad altissima tensione (THT) fra Chamoson e Ulrichen, in Vallese, il cui progetto aereo suscita da anni l'opposizione dei cittadini;

- BUS DI LINEA IN AUTOSTRADA: bocciato - con 95 voti contro 94 e 4 astenuti, ma solo con il voto preponderante del presidente della camera Jürg Stahl (UDC/ZH) - una mozione di Martin Candinas (PPD/GR) che chiedeva si portare da 80 a 100 km/h la velocità massima autorizzata sulle autostrade per i bus articolati e del servizio di linea in concessione con posti in piedi autorizzati (per gli altri autobus il limite di 100 km/h è già in vigore). Per la consigliera federale Doris Leuthard l'atto parlamentare va bocciato essenzialmente per motivi di sicurezza.

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