Tra 13 anni l'11% del reddito degli svizzeri finirà a finanziare i costi della sanità. Per Ernst & Young «gli assicuratori dovranno contribuire a ridurli puntando su innovazione e digitalizzazione»
I premi delle casse malattia raddoppieranno entro il 2030. Secondo uno studio di EY (Ernst & Young), gli assicuratori dovranno contribuire a ridurre i costi della sanità puntando sull'innovazione e sulla digitalizzazione.
La società di consulenza ha calcolato che i costi della sanità sono destinati ad aumentare del 60% entro il 2030, per un totale di 116 miliardi di franchi. Se nel 2014 in Svizzera si spendeva in media il 6% del reddito per i premi di cassa malattia, questo tasso è destinato a salire all'11% nel 2030, hanno affermato oggi gli analisti di EY in una conferenza telefonica.
Questo trend è destinato a ridurre in modo significativo il potere d'acquisto dei privati cittadini. La maggioranza della popolazione non sarà allora più in grado di sostenere le spese dei premi dell'assicurazione malattie obbligatoria. E solo uno piccolissima parte si potrà ancora permettere un'assicurazione complementare.
Già oggi i privati cittadini finanziano il sistema sanitario nella misura dei due terzi. Gli assicuratori malattia dovranno contribuire a ridurre i costi della sanità. Lo stesso Consiglio federale ha calcolato un potenziale di efficienza del 20%.
Per la società di consulenza bisognerà puntare in particolare sulle innovazioni legate alla digitalizzazione. Gli assicuratori malattia dispongono in effetti di un grande volume di dati grazie ai quali è possibile migliorare le misure di prevenzione, le diagnosi precoci e anche le terapie.
Un esempio su tutti sono i cosiddetti "wearables", i dispositivi indossabili che raccolgono tutta una serie di dati sulle condizioni fisiche. Un sondaggio realizzato da EY su un campione di 400 persone nella Svizzera tedesca ha mostrato che già oggi quasi la metà degli assicurati registra volontariamente questi dati.
I parametri più misurati sono quelli legati alla condizione fisica e al numero di passi. Il 60% degli assicurati dichiara inoltre di essere disposto a mettere a disposizioni questi dati in cambio di contropartite come una riduzione dei premi o consulenze mediche su misura.
Per il loro studio, i consulenti di EY si sono basati, oltre che sul sondaggio realizzato fra settembre e ottobre del 2016, sui dati dei rapporti annuali degli assicuratori malattia e sulle statistiche ufficiali dell'UFSP, dell'UFAS e della FINMA.