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SVIZZERAUomini cliccati il doppio sui portali di ricerca lavoro

10.01.17 - 06:13
L'Associazione donne d'affari: «Nella ricerca del personale esiste una chiara discriminazione delle donne»
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Uomini cliccati il doppio sui portali di ricerca lavoro
L'Associazione donne d'affari: «Nella ricerca del personale esiste una chiara discriminazione delle donne»

ZURIGO - Creare un profilo su un portale di ricerca lavoro è uno dei tanti modi in cui si può cercare una nuova occupazione. Uno di questi siti, il servizio JobCloud, ha analizzato insieme all’Università zurighese di scienze applicate (Zhaw) come queste pagine personali vengano utilizzate.

I risultati, che 20 Minuti ha la possibilità di presentare, rivelano come i profili degli uomini vengano cliccati il doppio delle volte rispetto a quelli delle donne. Mentre una donna riceve in media 16 click al mese, un uomo ne collezione così 31. Ciò benché siano più spesso delle donne a navigare su questi siti: il 55% dei visitatori è infatti di sesso femminile mentre il 45% è composto da uomini.

«I motivi di questa marcata differenza possono essere molteplici», spiega Frank Hannich della Zhaw. Settori spesso richiesti dalle risorse umane come l’informatica o la costruzione sono per esempio dei domini maschili. «Spesso, inoltre, si recluta attivamente per degli impieghi al 100%, nei quali gli uomini sono più presenti», aggiunge. Secondo Hannich, però, questa costituisce solo una spiegazione parziale. Ulteriori motivazioni dovrebbero essere indagate più a fondo.

Clivia Koch, dell’Associazione donne d’affari della Svizzera, è invece molto più categorica: «Nel processo di ricerca del personale esiste una chiara discriminazione delle donne», assicura. A dimostrarlo, aggiunge, sono degli studi che rivelano come, a fronte della stessa identica candidatura, gli uomini ricevano il 30% di appuntamenti in più per un colloquio.

Secondo Koch, la differenza potrebbe essere determinata anche dal diverso comportamento dei candidati: «Spesso le donne sono più modeste mentre gli uomini si lodano troppo - afferma -. Sovente c’è un abisso fra le candidature dei due sessi».

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