Secondo L'ex capogruppo socialista alle Camere federali anche se formalmente Fidel Castro non era più al potere da anni la sua morte è rilevante per i cubani
BERNA - L'ex capogruppo socialista alle Camere federali e conoscitore di Cuba, Franco Cavalli, si è lasciato sfuggire per poco due incontri con Fidel Castro. Ha invece incontrato più volte Raul Castro, la cui figlia Mariela - secondo Cavalli - potrebbe essere una delle future figure dirigenti.
«A due riprese un incontro con Fidel Castro è stato rinviato», ha spiegato oggi il ticinese all'ats. Poiché Cavalli doveva rientrare in Svizzera non ha potuto attendere più a lungo a Cuba e non ha quindi mai incontrato personalmente il lider maximo.
Anche se formalmente Fidel Castro non era più al potere da anni, la sua morte è rilevante per i cubani, secondo il medico. «Per molta gente rappresentava un padre. Per loro è come se fosse morta una persona di famiglia». Persino per gli avversari del regime era una figura d'identificazione: «A Cuba Fidel resta un idolo».
Suo fratello Raul aveva annunciato nel 2013 che intendeva lasciare la presidenza nel 2018. Cavalli è persuaso che manterrà la promessa. Quali possibili nuove figure forti egli vede l'attuale numero due, il primo vicepresidente Miguel Diaz-Canel, l'ex ministro degli esteri Felipe Roque come pure la figlia 54enne di Raul Castro, Mariela Castro.
Cavalli l'ha incontrata diverse volte: «Mariela è molto popolare e progressista», ha detto a proposto di questa pedagoga che si impegna in particolare per l'accettazione di omosessualità e transessualità. «Una donna quale presidente, sarebbe una nuova rivoluzione a Cuba», ha detto Cavalli.
Il 74enne oncologo Cavalli è stato in Consiglio nazionale dal 1995 al 2007. È membro del comitato direttivo dell'organizzazione mediCuba-Svizzera e presidente di mediCuba-Europa che investono in progetti di salute pubblica nell'isola caraibica.