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BERNAAutoPostale ricorre contro la condanna in Francia

22.10.16 - 13:55
Per i giudici, CarPostal France ha ottenuto aiuti pubblici illeciti di provenienza elvetica
AutoPostale ricorre contro la condanna in Francia
Per i giudici, CarPostal France ha ottenuto aiuti pubblici illeciti di provenienza elvetica

BERNA - AutoPostale Svizzera ha deciso di ricorrere contro la sentenza del Tribunale commerciale di Lione che la condanna a pagare 10,6 milioni di euro a tre imprese concorrenti. Per i giudici, CarPostal France ha ottenuto aiuti pubblici illeciti di provenienza elvetica.

Secondo il tribunale, la Posta Svizzera, visto che appartiene alla Confederazione, approfitta di sovvenzioni. Di riflesso ne beneficia anche la sua filiale francese. Ciò è contrario alla libera concorrenza nel trasporto pubblico prevista ai sensi dell'accordo di libero scambio del 1972.

AutoPostale Svizzera è però di tutt'altra opinione: «CarPostal France rispetta tutte le leggi in vigore», ha affermato oggi la portavoce Katharina Merkle sulle onde della Radio SRF annunciando la volontà dell'azienda di ricorrere in appello.

Il "caso" è recentemente giunto fino sui banchi del Consiglio nazionale. Lo scorso giugno ha approvato una mozione che chiede al gigante giallo di non più sovvenzionare la sua filiale francese. Secondo l'autore della mozione, Guillaume Barazzone (PPD/GE), nel 2010-2012 il gigante giallo avrebbe accordato aiuti finanziari (abbandono di crediti) a CarPostal France per complessivi 22 milioni di euro, allo scopo di tamponare alcune perdite.

Proprio ieri, la Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni degli Stati (CCT-S) ha proposto al plenum di bocciare la mozione Barazzone. Dopo aver sentito la posizione dell'Amministrazione federale e le spiegazioni del direttore di AutoPostale Svizzera, la CCT-S "ha preso atto che, allo stato attuale, i conti di CarPostal France non sono deficitari".
 
 

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