Cerca e trova immobili

SVIZZERAUna bara per sotterrare il “RailFit”

15.06.16 - 16:31
La spettacolare protesta è stata inscenata dal Sindacato del personale dei trasporti consegnando le 3000 firme della petizione contro la soppressione di 900 posti alle FFS
foto Jörg Matter, SEV
Una bara per sotterrare il “RailFit”
La spettacolare protesta è stata inscenata dal Sindacato del personale dei trasporti consegnando le 3000 firme della petizione contro la soppressione di 900 posti alle FFS

BERNA - Una bara per sotterrare “RailFit 2020-2030”, il progetto voluto dalle FFS e che prevede la soppressione di più di 900 posti di lavoro. È stata lasciata dal sindacato del personale dei trasporti (Sev) nella sede della direzione delle Ferrovie federali a Berna. Una protesta contro una decisione che, se andasse in porto, «significherebbe la morte della qualità del servizio pubblico».

3.000 firme contro i tagli - Oggi, insieme alla bara, la direzione delle FFS ha pure ricevuto una petizione contro il progetto. «È stata firmata da 3000 persone, circa il 10% del personale chiede di mantenere un servizio di qualità».

Petizione sostenuta da tutta la Svizzera - Questa petizione, fa notare il Sev, è stata sostenuta in tutto il Paese. E non solo dai dipendenti delle Ferrovie federali. «La popolazione ha già mostrato a più riprese il suo attaccamento ad un servizio pubblico di qualità. La votazione dello scorso 5 giugno, ha messo in risalto questa realtà».

«Decisioni contro il buonsenso» - Decisioni, quelle prese da FFS, che secondo il Sindacato «vanno contro il buon senso». E le cose vanno sempre peggio. «Constatiamo che hanno deciso di sopprimere l’accompagnamento per i treni che percorrono la vecchia linea del Gottardo, esternalizzano talvolta la manutenzione del materiale rotabile, sopprimono degli impieghi presso Cargo e riducono le loro prestazioni nella vendita, spingendo gli utenti ad acquistare i loro biglietti tramite Internet o agli automatici».

L’ultima goccia - RailFit è solo l’ultima goccia. Quella che ha fatto traboccare il vaso. «Le FFS proseguono con la loro politica di disumanizzazione del servizio pubblico» - ribadisce il Sindacato - «ma sia noi sia i lavoratori esigiamo dalla direzione aziendale una riflessione approfondita sul valore di un servizio pubblico di qualità.»

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE