Cantoni e comuni devono sopportare i costi delle cure rimanenti dopo deduzione della partecipazione singola degli assicurati e dei contributi delle casse malattia
BERNA - I Comuni svizzeri reclamano: il nuovo regime di finanziamento dei costi sanitari comporta costi sempre più onerosi a loro carico. In una risoluzione chiedono adeguamenti.
Cantoni e comuni devono sopportare i costi delle cure rimanenti dopo deduzione della partecipazione singola degli assicurati e dei contributi delle casse malattia. Poiché l'ammontare a carico degli assicuratori malattia e quelli degli assicurati hanno un tetto massimo, l'aumento dei costi è interamente a carico dei poteri pubblici, scrivono l'Associazione dei comuni svizzeri (ACS) e l'Unione delle città svizzere (UCS) in una nota diramata oggi.
Poiché i singoli cantoni hanno modelli di finanziamento diversi, certi comuni sono colpiti in modo superiore alla media. In dieci cantoni, il finanziamento residuo dei costi delle cure è addirittura interamente a carico dei comuni, rilevano l'ACS e l'UCS.
E la situazione non è destinata a migliorare, stando alle previsioni dell'Osservatorio svizzero della salute. Entro il 2030, esso si aspetta un raddoppio dei costi sanitari, a 17,8 miliardi di franchi. Il finanziamento delle cure minaccia così di soppiantare altri compiti pubblici importanti, perché pesa sempre più sui bilanci comunali, rilevano le due associazioni. Misure urgenti si impongono dunque.
ACS e UCS si erano già dette preoccupate l'anno scorso delle conseguenze che avrebbe avuto l'introduzione del nuovo regime di finanziamento delle cure e avevano chiesto invano dall'Ufficio federale della sanità pubblica una implicazione di città e comuni nell'ambito sanitario. Tornano ora alla carica per la seconda volta con questa risoluzione, chiedendo per il finanziamento delle cure una serie di adeguamenti.
In primo luogo, dopo aver constatato che nell'aprile scorso la valutazione del nuovo regime di finanziamento delle cure è cominciata senza di loro, città e comuni esigono "una loro integrazione sistematica e durevole" in questo processo. La Confederazione deve poi infine adattare la ripartizione dei costi delle cure. I contributi d'assicurazione malattia devono imperativamente essere legati all'evoluzione dei costi: "bisogna responsabilizzare maggiormente gli assicuratori malattia". Città e comuni devono infine essere meglio sostenuti nella pianificazione delle cure ambulatoriali e "stazionarie", esigono ACS e UCS.