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SVIZZERALa formazione professionale va sostenuta nei paesi in via di sviluppo

14.04.16 - 14:59
La formazione professionale va sostenuta nei paesi in via di sviluppo

BERNA - È stato costituito oggi a Lucerna un comitato di donatori con Svizzera, Germania, Austria e Liechtenstein nel campo della formazione professionale, con l'intento di sostenere progetti nei Paesi in via di sviluppo.

I quattro Paesi germanofoni metteranno in comune le loro competenze per migliorare le prospettive economiche dei giovani e consentire loro di accedere ai mercati del lavoro locali, nelle regioni sfavorite dove risiedono, rende noto un comunicato del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Nei Paesi in via di sviluppo, in cui si concentra il 90% della popolazione giovanile mondiale, due terzi dei giovani sono sotto impiegati. Solo in Africa sono 10 milioni i giovani che arrivano ogni anno sul mercato del lavoro. Entro il 2030 la comunità internazionale mira a «promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena occupazione e il lavoro dignitoso per tutti» - come recita l'ottavo obiettivo di sviluppo sostenibile dell'ONU -, ma in molti Paesi lo sviluppo economico e la creazione di posti di lavoro sono ostacolati dalla mancanza di manodopera specializzata.

Ecco allora che a Lucerna la Svizzera lancia un comitato di donatori per unire le forze in questa operazione. «Ci si concentra sulla formazione pratica nelle aziende, ma anche sul ruolo dell'economia privata nella gestione, nell'attuazione e nel finanziamento della formazione professionale», ha sottolineato Thomas Greminger, direttore supplente della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), in occasione della cerimonia di fondazione del comitato.

I sistemi di formazione duale applicati in Svizzera, Germania, Austria e Principato del Liechtenstein sono modelli da seguire. «Sono sempre più al centro dell'interesse perché permettono ai giovani di ottenere una elevata qualificazione, adeguata alle richieste del mercato», ha spiegato Greminger. Oggi molti Paesi in via di sviluppo stanno riformando i loro sistemi di formazione per offrire ai giovani maggiori prospettive.

La DSC intende partecipare alle attività del comitato stanziando 1,55 milioni di franchi nell'arco di otto anni, ossia fino al 2022. È tra l'altro prevista la creazione di una rete di esperti in materia di formazione professionale tra i quattro Paesi partner.

Attualmente la DSC sostiene una trentina di progetti in questo campo. In Myanmar, ad esempio, finora oltre 2200 giovani birmani hanno beneficiato di formazioni duali, che uniscono formazione teorica e pratica in azienda, in diversi settori che spaziano dalla professione di parrucchiere alla meccanica fino all'industria alberghiera.

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