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ZURIGO«Centrali a Gas e energia solare al posto del nucleare»

02.03.16 - 15:53
È quanto emerge da uno studio sul futuro energetico presentato oggi a Zurigo da UBS
«Centrali a Gas e energia solare al posto del nucleare»
È quanto emerge da uno studio sul futuro energetico presentato oggi a Zurigo da UBS

ZURIGO - L'energia nucleare e il petrolio appartengono al passato, mentre in futuro si dovrà investire nell'energia idroelettrica, nelle centrali a gas e nell'energia solare. È quanto emerge da uno studio sul futuro energetico presentato oggi a Zurigo da UBS.

Le energie fossili coprono attualmente il 46% del fabbisogno della Svizzera. Stando allo studio, questo tasso è destinato a ridursi drasticamente, se si vorranno rispettare gli ambiziosi obiettivi fissati in materia di riduzione delle emissioni di CO2.

"La svolta energetica è irreversibile", ha dichiarato il responsabile dello studio Carsten Schlufter davanti alla stampa. L'esperto prevede che le innovazioni tecniche faranno diminuire in modo sostanziale il costo dell'energia solare.

Il maggior potenziale in fatto di riduzione dei gas ad effetto serra risiede nella mobilità, con il passaggio alle macchine elettriche, e nel risanamento degli immobili. In base allo studio, entro il 2050 il 60% di tutte le vetture private immatricolate in Svizzera avranno motori elettrici.

Ciò permetterà di ridurre del 54% le emissioni di CO2 e farà crescere dell'11% il consumo di elettricità. Nei prossimi decenni si dovranno smantellare le centrali nucleari e la grande banca si dice convinta che la costruzione di nuovi reattori non potrà in nessun caso essere redditizia.

Il futuro appartiene invece all'energia solare e alle centrali a gas. Lo studio prevede che nel 2050 gli impianti solari arriveranno a coprire il 16,4% del fabbisogno di corrente, contro l'1,2% di oggi. Le centrali termiche convenzionali dovrebbero a loro volta passare dal 3,5 al 10% della produzione di elettricità.

Secondo lo studio della grande banca, gli impianti solari forniscono già oggi corrente a costi paragonabili all'energia atomica. I reattori nucleari dovranno a loro volta fare i conti con i costi esorbitanti legati allo smantellamento delle centrali esistenti e allo smaltimento delle scorie.

Lo studio di UBS prevede che per sostituire le attuali centrali nucleari con impianti a gas basteranno investimenti dell'ordine di 5 miliardi di franchi. Se si continuasse a puntare sul nucleare la fattura salirebbe invece a 20 miliardi di franchi.

A causa dei prezzi dell'elettricità estremamente bassi, attualmente la costruzioni di nuove centrali non risulta redditizia, indipendentemente dalle varie fonti.

Per assicurare l'approvvigionamento di corrente a lungo termine è però necessario costruire nuove centrali. In questo contesto la grande banca auspica un intervento dello Stato, volto a favorire gli investimenti privati in questo settore.

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