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VAUDVelo islamico in classe, esultano le federazioni islamiche

11.12.15 - 17:17
Delusa l'UDC: "Rovescio per gli sforzi di integrazione della scuola"
Velo islamico in classe, esultano le federazioni islamiche
Delusa l'UDC: "Rovescio per gli sforzi di integrazione della scuola"

LOSANNA - Le associazioni islamiche svizzere accolgono con favore la decisione odierna del Tribunale federale (TF) di non vietare il velo islamico a scuola. Per il sindaco di St. Margrethen (SG) Roger Trösch e per l'UDC, invece, il copricapo rappresenta "un ostacolo all'integrazione".

"Malgrado la decisione presa a Losanna, il consiglio scolastico di St.Margrethen è tuttora convinto che il fatto di portare un velo islamico già durante l'infanzia denota un'interpretazione radicale dell'islam e rappresenta di conseguenza un ostacolo all'integrazione", indica una presa di posizione.

L'autorità comunale da cui dipendono le scuole e il Dipartimento sangallese della formazione diretto dal consigliere di Stato Stefan Kölliker (UDC) salutano invece il fatto che la sentenza abbia chiarito la questione dal profilo giuridico. Kölliker potrà ora rispondere a tre mozioni che chiedono di stabilire regole in merito all'abbigliamento a scuola.

La Federazione delle organizzazioni islamiche svizzere (FOIS) esprime dal canto suo soddisfazione per la decisione della Corte suprema. "Chi dovesse sostenere che portare il velo islamico non è un diritto umano e che ciò non ha nulla a che fare con la religione ormai si sbaglia", sottolinea Önder Günes, il portavoce dell'organizzazione mantello che si impegna a favore del dialogo fra le diverse comunità religiose.

Pur rallegrandosi per la decisione odierna, il Consiglio centrale islamico della Svizzera (IZRS) si rammarica per il fatto che i fedeli musulmani debbano ricorrere a mezzi giudiziari per ottenere il diritto di vestirsi in modo conforme alla loro religione.

L'UDC sangallese è invece "scandalizzata" per questa sentenza "estranea alla realtà", che rappresenta un "rovescio per gli sforzi di integrazione della scuola". Essa "incita gli ambienti islamici a formulare ulteriori rivendicazioni", si legge in un comunicato. L'UDC cantonale promette di impegnarsi anche in futuro affinché i "valori della nostra società non siano scherniti dai fondamentalisti religiosi".

Per il consigliere nazionale UDC Walter Wobmann, co-presidente del comitato dell'iniziativa popolare che vuole il divieto di coprirsi il volto, il segnale emesso dal TF è "catastrofico". "Esso dimostra che queste persone non sono costrette ad integrarsi". Il politico ritiene tuttavia che "il velo islamico sia da considerare meno grave" rispetto agli indumenti che occultano il viso.

ats

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COMMENTI
 

beta 8 anni fa su tio
A questa stregua allora si può andare in qualunque scuola con cappellini vari, cuffie, caschetti da bici o da sci ed eventualmente con il classico cappello da somaro ? Giudici (?) ci siete o vi fate ?

vulpus 8 anni fa su tio
La prima spallata alla legge ticinese antiburqua , che ha messo in fibrillazione i corpi di polizia ticinese, arriva già ora, prima di emtrata in vigore dal TF, che ha autorizzato delle ragazze a portalo durante le lezioni. L'esultanza è fuori luogo, in quanto va a mettere in evidenza che il mtivo è probabilmente poco religioso ma più politico. La dissimulazione del volto ( che è così che lo definisce la legge), porterà sicuramente dei problemi di applicazione. Pensiamo in inverno quanti giovani e adulti inconntriamo sulla pubblica via, avvolti fino oltre la testa da sciarpe e giacconi, che non permettono di vedere il volto. E allora cosa facciamo in questo caso? Dopo l'appioppo dela multa ci sarà il movimento popolare che si scandalizzerà perchè il giovanotto ticinese si è beccato una multa? Un'ulteriore legge, di quelle che appaiono recentemente , che alla prova dei fatti sono inapplicabili.

OCP 8 anni fa su tio
"Chi dovesse sostenere che portare il velo islamico non è un diritto umano e che ciò non ha nulla a che fare con la religione ormai si sbaglia" Solo tre osservazioni: 1. bisognerebbe considerare per quante è un diritto e per quante è invece un obbligo... che è molto diverso... non sono totalmente convinto che sia unicamente un diritto per tutte, anzi non mi sorprenderei se fosse un obbligo per la maggior parte 2. mi sembra palese che ha a che fare con la religione altrimenti sarebbe come dire che la locomotiva non ha a che fare con la ferrovia 3. non scartavetrate più i maroni con la storia dei crocifissi a scuola perché altrimenti, in quanto segni religiosi, bisogna anche togliere il velo islamico, la "papalina" degli ebrei, ecc. ecc. ecc.

OCP 8 anni fa su tio
"Chi dovesse sostenere che portare il velo islamico non è un diritto umano e che ciò non ha nulla a che fare con la religione ormai si sbaglia" Solo tre osservazioni: 1. bisognerebbe considerare per quante è un diritto e per quante è invece un obbligo... che è molto... non sono totalmente convinto che sia unicamente un diritto per tutte, anzi non mi sorprenderei se fosse un obbligo per la maggior parte 2. mi sembra palese che ha a che fare con la religione altrimenti sarebbe come dire che la locomotiva non ha a che fare con la ferrovia 3. non scartavetrate più i maroni con la storia dei crocifissi a scuola perché altrimenti, in quanto segni religiosi, bisogna anche togliere il velo islamico, la "papalina" degli ebrei, ecc. ecc. ecc.

Don Quijote 8 anni fa su tio
Povere ragazze, schiave di una mentalità retrograda e despota dei padri padroni di altri tempi! Quelli del tribunale federale dovrebbero smetterla con il giardinaggio della marijuana.

nordico 8 anni fa su tio
Stiamo abbandonando i nostri valori e le nostre regole sperando di aiutare l'integrazione di coloro che di integrarsi non ne vogliono proprio sapere, concediamo indistintamente la cittadinanza a costoro che sono dichiaratamente ostili alla nostra civiltà, le nostre autorità riconoscono perfino l'Islam quale religione di pari valore del cristianesimo a dispetto della totale incompatibilità dei contenuti del Corano e del pensiero e opere di Maometto con le nostre leggi e la nostra civiltà, mentre in realtà si configura come ideologia che legittima l'odio, la violenza e la morte nei confronti dei non musulmani. Stiamo anche sottomettendo le nostre leggi alla sharia, come questa decisione sul velo dimostra, e fra poco arriveremo a riconoscere l'islamofobia come reato penale. Siamo messi bene, non c'è che dire.

santo 8 anni fa su tio
mettiamo tutti i simboli religiosi in tutte le classi vodesi, giusto per vedere come reagiranno i musulmani. Mettiamoci anche un simbolo qualsiasi per gli atei, così... tanto per provare la reazione di quelli che non si integrano. Sarei davvero curioso

mgk 8 anni fa su tio
Risposta a santo
No dai anche quello con lo scolapasta ????

mgk 8 anni fa su tio
Contento anche quelli del banco dietro che in caso si deve sofffiare il naso e ha lasciato a casa il fazzoletto sa come fare

sedelin 8 anni fa su tio
questi del'l udc dovrebbero: 1. imparare a distinguere il velo -che lascia il volto scoperto- dal burqa e dal niqab. 2. scandalizzarsi per l'abbigliamento discinto e volgare di certe adolescenti a scuola. personalmente preferisco una ragazza con il velo a certe ragazze che sembrano p.....e. 3. capire che l'integrazione è una questione sostanziale e non una questione di abbigliamento, una questione di adeguamento e rispetto delle leggi del paese ospite

pontsort 8 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Perfettamente d'accordo

Mac67 8 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Mi permetto di dissentire, non credo che il punto sia UDC si/no , penso che la questione sia diversa:1 la distinzione e' giusta, ma restano tutti simboli riconducibili all'Islam, come la croce per i cattolici, quindi in uno stato laico, dove in nome di questo principio, sono stati tolti i simboli cattolici, che rappresenta la religione di riferimento per il nostro continente. Ergo perche' deve essere manifestamente esposto un simbolo di un altra religione?2 vi e' stato il 68' e l'abbigliamento e' cambiato , proprio come simbolo di liberta' ( liberta' di non essere giudicati, non sono donna, ma per me ogniuna si puo' vestire come vuole) . 3 non mi pare che gli islamici, siano un modello di esempio di integrazione. Basta guardare le capitali europee, ma anche nelle nostre latitudini. si formano quartieri completamente slegati dal resto della popolazione . Basta "buonismo" affrontiamo i problemi in modo pragmatico, utilizzando, elementi oggettivi. Non vaghi proclami.

ziopecora 8 anni fa su tio
Risposta a sedelin
una integrazione si puo` avere solo a condizione che gli stranieri siano una piccola percentuale -2 o 3%-. In questo caso vivono assieme ai locali e partecipano alle attivita`. Se sono molti si formano ghetti e sono loro che vogliono imporre le loro tradizioni -incluse quelle che sono in contrapposizione alle leggi del paese che li ospita-. Inghilterra e Francia sono l'esempio chiaro e lampante di quanto sopra. La Svizzera sta seguendo.

Mac67 8 anni fa su tio
Risposta a ziopecora
2/3 % è poco, ma già 20 anni fa all'università insegnavano che i problemi ed i conflitti, nascono con ca 20 % ( a tale livello le fasce più deboli del paese, si scontrano con gli stranieri, perché le risorse devono essere ripartite, togliendo ai nativi del paese). E' quello che sta accadendo, 8 milioni di residenti con 2 milioni di stranieri ( senza considerare chi ha il passaporto fresco di stampa) vuol dire 25 % . Abbiamo oltrepassato il limite fisiologico di un sistema economico. Ma purtroppo ci aspettano altri 4 anni di Sommaruga, che con i suoi 450 mila franchi di stipendio, non capisce che togliere anche 100 chf alle fasce più deboli per dare ai "rifugiati" 50'000 ( quanti veri?) causa conflitti. Con un debito del 34.2 % del PIL le risorse per la socialità devono essere ridotte e quindi scoppieranno conflitti forti! Lasciare in mutande, svizzeri, che devono pagare tutto fino all'ultimo centesimo, (la ex classe media )che ora è classe che galleggia ... non aiuta ad accettare fiumane di persone mantenute ... forse questo causa la non accettazione , di questi nuovi venuti. Se poi si mette anche che queste persone non hanno la minima intenzione di integrarsi, ma danno tutto per scontato. Nei centri Rifugiati, si lamentano per il cibo, o se non hanno camera singola, o ancora se il centro a cui sono assegnati e troppo lontano da Denner o Aldi ( stranamente supermercati che vendono alcolici, che sarebbero banditi nei loro paesi d'origine) Questo è il problema, l'economia ( che scatena tutte le guerre ) il resto, religione, ecc... diventano sintomi di intolleranza, ma la causa è la guerra tra poveri che si scatena Ma la nostra cara Presidente, può insegnare una scala di note ... col piano, potrebbe parlare dei suoi 3 anni di lettere a Friburgo, ma non ha nessuna qualifica per capire cosa sta gestendo. Mi aspetterei un laureato in scienze politiche, una economista , invece abbiamo lei , che rappresenta la posizione dei PS, che ottengono grandi vantaggi dalla politica attuale ... chi se ne frega del benessere della popolazione che dovrebbe rappresentare! basta navigare in internet, fare alcune ricerche e si capisce la vera ragione di questa politica ... Quindi concordo che ci devono essere dei limiti, non proprio il 2/3 % ma sicuramente non il limite attuale ! E' concordo che questa nuova migrazione non è come nel passato, rappresentata da persone che si integravano e che prima generazione si facevano un mazzo... per la seconda che era perfettamente integrata! Questi non hanno intenzione di integrarsi, anzi ! Noi non facciamo figli, o 1 massimo 2 ... costano rispettando tutte le regole! Queste persone che entrano ora non pagano ed ogni figlio è un benefit , appartamento più grande, più soldi! Su autobus a lugano 2 famiglie mussulmane hanno riempito l'autobus 6 figli a testa ... 12 figli in 2 famiglie ! A questo ritmo diventeremo minoranza in 1 generazione ! Andrebbero posti dei limiti , e deposti gli incapaci di vedere più in la del proprio naso ... come una certa SOMMARUGA

nordico 8 anni fa su tio
Risposta a ziopecora
Non credo, caro zio, che i problemi di integrazione nascano oltre il 2 o 3% di stranieri. La prova lampante sono gli italiani, spagnoli e portoghesi che anche nella Svizzera d'oltr'alpe si sono integrati benissimo e sono anche stati pure apprezzati. Anche gli Inglesi che sono andati a passare gli anni della pensione in Spagna (e sono oltre 300.000) hanno certamente creato le loro zone di influenza, ma non hanno mai dato disturbo ai locali e non hanno mai fatto valere pretese di sorta. Eppure da noi c'è molta gente che - per il quieto vivere - sono disposte a cedere a tutte le richieste dei musulmani. L'appeasement politics di Neville Chamberlain aveva quale scopo quello di tollerare le prime annessioni territoriali di Hitler per evitare una guerra più vasta. Il risultato lo conosciamo bene.

elvetico 8 anni fa su tio
Risposta a Mac67
Un 'analisi perfetta, che condivido pienamente ! Purtroppo questa è la situazione e auguriamoci che si possa mettere un freno alla Somma e a chi la sostiene e alla sua stupidissima politica !

beta 8 anni fa su tio
Risposta a Mac67
Analisi perfetta per chi ha un quoziente intellettivo normale e vede oltre la punta del proprio naso ! Purtroppo tanti sono acciecati dalla loro stupidità. Buona giornata.

Tato50 8 anni fa su tio
Che giornate per il Canton Vaud; certi esultano per una nomina, altri per un fazzoletto in testa. Io esulterò quel giorno che chiuderanno il Tribunale ;-))

elvetico 8 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Anch'io Tato :-)))))))))) Una sentenza VERGOGNOSA. Buona serata !

Tato50 8 anni fa su tio
Risposta a elvetico
Mah, quasi quasi faccio anch'io il foreign fighters e mi iscrivo all'ACSI ;-))) Ciaooooooooo, buona serata

elvetico 8 anni fa su tio
Risposta a Tato50
OK ! io mi sono iscritto a Spendere Meglio, va bene lo stesso per fare il foregn quela roba lì ? Ciao Tato :-))))))

Tato50 8 anni fa su tio
Risposta a elvetico
Mah, so che Don Matteo è un combattente nato, ma in altri campi e non vince spesso;-)) Una cosa non ho mai capito : Gli "sciiti" è gente che se ne andata via con gli sci ? ;-))) Ciao "elve" ;-))

elvetico 8 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Boh, i sciiti i scapan con e senza sci e i sunniti i ga curan a dré par tajag ul co e i ball se i podan; ul problema a lè che num a sem né qui che scapa cunt i sci né i altri e se i podan i ma tajan ul co anca a numm ! ... i ball infedeli al su mia .... Isctu, che gent mia cuntenta da lasà viv anca i altri ! Però, scriv in dialet a lè mia facil, neh :-)))

Tato50 8 anni fa su tio
Risposta a elvetico
Ahahah, vedrai quando la lingua nazionale sarà l'arabo che casott ;-)) §£^^*ç&# , salam a lecc ;-))
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