La pressione è aumentata ulteriormente nel contesto dell'abbandono del cambio minimo
BERNA - Stress e carico psicologico continuano a pesare sul morale dei lavoratori in Svizzera. Secondo un sondaggio di Travail.Suisse, presentato venerdì a Berna, la preoccupazione della perdita del lavoro è largamente diffusa.
Il 40% dei lavoratori, spesso o molto spesso, si sente stressato dal proprio lavoro. Un terzo dei lavoratori invece sente un forte carico psicologico.
La pressione è aumentata notevolmente nel contesto dell'abbandono del cambio minimo con l'euro. Secondo Adrian Wüthrich, presidente designato di Travail.Suisse, "la corsa alla produttività ha agito come un colpo di frusta sovraccaricando di colpo i lavoratori, con effetti negativi sulla loro salute, e un costo elevato per l'economia nazionale".
Sembra inoltre che i lavoratori siano insoddisfatti delle misure adottate dai datori di lavoro per proteggere la loro salute. Mentre il 14% ritiene che non sia stata intrapresa alcuna misura, per il 29% le misure prese sono appena sufficienti o del tutto inadeguate.
Lo stesso vale per l'incoraggiamento da parte dei datori di lavoro nel quadro della formazione. Quasi la metà (46%) dei lavoratori ricevono "nulla o molto poco" incoraggiamento per la loro formazione continua, denuncia Travail.Suisse
Al fine di stabilire il suo "barometro delle condizioni di lavoro", il sindacato ha condotto un sondaggio rappresentativo di 1.500 persone attive.