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SVIZZERACancro al seno, migliorare gli standard qualitativi per la mammografia

14.11.14 - 14:09
Cancro al seno, migliorare gli standard qualitativi per la mammografia

BERNA - L'individuazione del cancro al seno tramite mammografia sarà migliorata in Svizzera. Su incarico dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) un gruppo di lavoro interdisciplinare sotto la direzione della Lega svizzera contro il cancro ha infatti elaborato nuovi standard qualitativi per la diagnosi precoce della malattia.

La proposta è stata presentata all'UFSP in data odierna, ha indicato la Lega svizzera contro il cancro in una nota. Il documento è il frutto di intense discussioni tra tutti gli attori coinvolti e di un'ampia procedura di consultazione. I nuovi standard sono stati conformati alle norme europee, ma tengono conto delle peculiarità del sistema sanitario federalistico svizzero.

Tra le novità figurano, per esempio, i requisiti più elevati di formazione e perfezionamento richiesti ai radiologi e ai tecnici diplomati in radiologia medica. In particolare si vuole aumentare il numero di screening effettuati all'anno dai radiologi per entrare a far parte di un programma.

Gli standard impongono inoltre che le donne sottoposte a questo controllo siano informate in modo esaustivo e neutrale, con dati quantitativi sui vantaggi e i rischi dell'esame.

Le nuove norme permettono anche ai programmi cantonali di screening di operare secondo criteri uniformi. Attualmente sono dodici i cantoni che offrono questo tipo di controllo. Negli altri la diagnosi precoce non è disciplinata da norme legali e di conseguenza non deve soddisfare standard di qualità vincolanti.

La proposta viene ora esaminata dall'UFSP, che deciderà in merito ai passi successivi.

Il cancro al seno è il tumore maligno più frequente nelle donne in Svizzera e comporta il maggior numero di decessi di origine tumorale. Ogni anno colpisce 5500 donne; quattro su cinque hanno più di 50 anni al momento della diagnosi.

La Lega svizzera contro il cancro ritiene che i programmi di screening presentino più vantaggi che svantaggi, contribuendo a ridurre la mortalità per cancro al seno e consentendo un'elevata qualità diagnostica. Opinione condivisa da molti esperti e organismi nazionali e internazionali, secondo la Lega.

A febbraio lo Swiss Medical Board (SMB) aveva tuttavia suscitato una polemica sconsigliando i programmi sistematici di depistaggio del cancro al seno. Secondo tale ente, questi controlli permettono di evitare solo 1-2 decessi ogni 1000 donne esaminate, ma generano terapie inutili per 100 di loro, confrontate con risultati delle mammografie che si rivelano falsamente positivi.

Poco tempo dopo, uno studio canadese realizzato su 90'000 donne seguite durante 25 anni affermava che questi controlli annuali non permettono di ridurre la mortalità per cancro al seno.

Ats

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