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BERNA - Le rendite minime e massime di vecchiaia e invalidità cresceranno solo lievemente a partire dal 2015: l'AVS/AI minima al mese salirà di cinque franchi a 1175 franchi e la massima di dieci franchi a 2350. Simili adeguamenti, fondati sull'evoluzione dei prezzi e dei salari, approvati oggi dal Consiglio federale comporteranno un aumento delle uscite annuali di 201 milioni di franchi, di cui 176 milioni a carico dell'AVS e altri 25 milioni a carico dell'AI. Sempre dall'anno prossimo, le remunerazioni fino a 750 franchi l'anno saranno esentate dai contributi AVS.
Quest'ultima misura, precisa una nota odierna del Dipartimento federale dell'interno (DFI), si rivolge soprattutto ai giovani fino a 25 anni che, per arrotondare la "paghetta" versata dai genitori, svolgono piccoli lavoretti presso privati, come la custodia di figli piccoli ecc. Grazie a questa novità sarà possibile diminuire l'onere amministrativo per i servizi dell'AVS.
L'esecutivo ha anche adattato le rendite complementari destinate alla copertura dei bisogni vitali: per le persone sole, l'importo passerà da 19'210 franchi a 19'290 franchi l'anno e per le coppie sposate da 28'815 franchi a 28'935 franchi. I costi per i cantoni cresceranno di 700 mila franchi.
Anche gli orfani non sono stati dimenticati: l'importo loro concesso sarà da gennaio pari a 10'080 franchi l'anno (da 10'035). Il Governo ha anche ritoccato verso l'alto gli assegni per grandi invalidi.
Sempre dall'inizio dell'anno prossimo, sarà possibile dedurre dalle imposte fino a 6768 franchi (ora 6739 franchi) per la previdenza individuale vincolata (pilastro 3a) per chi dispone di un II pilastro. Per chi ne è sprovvisto, la deduzione passa da 33'696 a 33'840 franchi.
Ats
