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La Commissione aveva criticato a gennaio l'arbitrarietà di certe decisioni, la poca trasparenza del sistema, l'assenza di precisi criteri di valutazione e la mancanza di indipendenza della Commissione federale delle prestazioni generali e delle questioni di principio (CFPP).
Nella sua presa di posizione pubblicata oggi sul Foglio federale, il governo rileva che un buon numero di proposte della Commissione sono state già messe in vigore dall'ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) o lo saranno tra breve.
Il governo respinge tuttavia varie critiche. La Commissione chiedeva, ad esempio, che il Dipartimento federale dell'interno si impegnasse maggiormente nell'attività di sorveglianza e di direzione. Per l'esecutivo federale "il DFI svolge in modo appropriato" le sue funzioni nei riguardi dell'UFSP, in quanto "si concentra sul piano strategico" e non vi è quindi motivo di agire.
Anche per quanto concerne la critica alla poca trasparenza il Consiglio federale rimane sulla difensiva e non è molto propenso ad assegnare maggiore peso al criterio dell'economicità delle cure, come vorrebbe il Parlamento.
Riconosce tuttavia che è necessaria una migliore definizione dei vari criteri relativi all'accettazione e al controllo delle prestazioni che vengono rimborsate (efficacia, adeguamento, economicità). Ad ogni modo, senza un preventivo dibattito politico, il Consiglio federale "non ritiene opportuno designare l'economicità quale criterio prioritario rispetto a tutte le altre misure possibili per realizzare il contenimento dei costi".
