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SION - Il comune vallesano di Mörel restituirà 860'000 franchi indebitamente ricevuti dalla Catena della solidarietà dopo le inondazioni che colpirono la regione nell'ottobre del 2000. La decisione è stata presa senza attendere l'esito della procedura penale in corso, indica oggi il comune.
Il cantone ha già restituito in settembre la somma alla Catena della solidarietà, riservandosi il diritto di rifarsi sul comune situato nella valle del Rodano, non lontano da Briga. Le due parti hanno raggiunto un'intesa senza consultare Mörel, precisano oggi le autorità comunali. Il cantone prevede inoltre di chiedere a Mörel il 5% di interesse di mora a partire da metà novembre, soldi che il villaggio di circa 500 abitanti non può e non vuole spendere, viene precisato.
Interpellato dall'ats, il responsabile del dicastero finanze Werner Salzmann non ha voluto fornire informazioni su come saranno raccolti i fondi necessari per restituire le donazioni, limitandosi ad affermare che spera di non dover aumentare le imposte.
La procura vallesana ha aperto in agosto un procedimento penale nei confronti di un funzionario cantonale e di due rappresentanti del comune: questi ultimi sono accusati di aver utilizzato per scopi non previsti il denaro ricevuto dalla Catena della solidarietà e di aver omesso di dichiarare donazioni private per circa 900'000 franchi, di cui 711'000 franchi raccolte dal quotidiano "Aargauer Zeitung". L'impiegato del cantone, che nel 2000 era attivo quale coordinatore fra il Vallese e le opere assistenziali, è invece accusato di non aver controllato a dovere le cifre presentate dal comune. La vicenda era emersa in seguito a un rapporto dell'Ispettorato cantonale delle finanze.
