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FORMULA 1Vettel si impone: "La nostra seconda guida? Che la Red Bull mi interpelli per la scelta"

03.07.13 - 15:09
Il tricampione del mondo spera di avere voce in capitolo nell’ingaggio della nuovo pilota
Keystone/Valdrin Xhemaj
Vettel si impone: "La nostra seconda guida? Che la Red Bull mi interpelli per la scelta"
Il tricampione del mondo spera di avere voce in capitolo nell’ingaggio della nuovo pilota
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SILVERSTONE (Gbr) - Un vero leader è anche colui al quale si chiedono consigli ed è per questo che Sebastian Vettel, nel giorno del suo 26esimo compleanno, rivela alla Frankfuter Allgemeine Zeitung di aspettarsi di essere consultato dalla Red Bull per la scelta del sostituto di Webber. L’australiano l’anno prossimo lascerà la F1 per dedicarsi alla 24ore di Le Mans e ai progetti della Porsche e a breve bisognerà prendere una decisione sul suo erede. Vettel dice la sua: ''Non sono un dittatore, sono un pilota della Red Bull. Ma mi aspetto il team mi interpelli sulla scelta della seconda guida. Da noi non c’è nessuna dittatura di Vettel, tutti sono liberi ma io mi aspetto che ognuno prenda sul serio le cose come faccio io. Ovviamente sono coinvolto nelle questioni che riguardano lo sviluppo della monoposto e spero anche che mi chiedano chi vedrei bene come secondo pilota''.

I nomi che circolano sono quelli di Ricciardo e Raikkonen ma Vettel non si sbilancia: ''Non è una decisione che compete a me. Non sono io che mi siedo al tavolo e dico a qualcuno: “Firma qui”. Non è il mio lavoro, io sono un pilota e come tale devo gareggiare, è il mio quinto anno qui ma non sono il team principal. Posso avere una certa influenza sulle motivazioni della squadra, sull'atmosfera nel paddock... Tutti sanno cosa voglio e questo non crea nessun problema agli altri. Ovviamente sono esigente, pretendo che tutti siano disciplinati e facciano bene il loro lavoro come io faccio il mio. Non voglio farmi condizionare, non è decisivo per il Mondiale, se qualcuno dice qualcosa che mi piace o che non mi piace. Forse queste persone pensano di trarre vantaggio da queste situazioni, ma non mi faccio coinvolgere in questi giochetti e preferisco rispondere in pista. Per me è importante rimanere come sono e gestire le situazioni nella maniera che ritengo giusta. Se si finge, non si può recitare tanto a lungo. E io non sono un attore''. (ITM/red)

 

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