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FORMULA 1Pirelli va al contrattacco: "Nessun favoritismo"

31.05.13 - 18:37
La società italiana che fornisce i pneumatici alle scuderie della F1 ha risposto alla Fia dopo il caso Mercedes: "Provate gomme 2014"
Keystone / Julien Warnand
Pirelli va al contrattacco: "Nessun favoritismo"
La società italiana che fornisce i pneumatici alle scuderie della F1 ha risposto alla Fia dopo il caso Mercedes: "Provate gomme 2014"
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MILANO (Italia) - Da alcuni giorni nell'ambiente della Formula 1 si continua a parlare del test segreto effettuato dalla Pirelli e dalla Mercedes sul circuito di Barcellona dopo il GP, con la scuderia tedesca che ha girato per mille chilometri utilizzando la monoposto della stagione attuale, che invece per regolamento dovrebbe andare in pista solo nei week-end di gara, generando un vespaio di polemiche. Ma l'azienda milanese non è rimasta a guardare ed è passata al contrattacco.

In conferenza stampa il responsabile tecnico Maurizio Boiocchi e del direttore motorsport Paul Hembery hanno respinto qualsiasi accusa, specificando che si trattava di un test effettuato con il solo scopo di provare le gomme per la stagione 2014: "Lo scopo del test effettuato con la Mercedes era di sviluppare gomme che verranno usate nel 2014, sempre che il nostro accordo con la Fia sia rinnovato, e che mai si vedranno nei gran premi di questa stagione. Erano prove alla cieca, la Mercedes non sapeva cosa stesse testando, né alla fine dei tre giorni ha avuto informazioni sui risultati ottenuti, dati che sono confidenziali, appartengono a noi e sono destinati a restare segreti. La Mercedes non ha ottenuto alcun vantaggio da questi chilometri in pista e chi, approfittando del risultato ottenuto a Montecarlo, ha profuso sospetti e veleni, dimentica che già nel 2012 la macchina tedesca era andata molto bene su quel circuito, che deteriora poco gli pneumatici, e che quindi per quanto è accaduto domenica sul piano della performance in alcun modo si può parlare di sorpresa. Il problema è che noi sin dal 12 marzo del 2012 avevamo fatto presente ai team che avremmo gradito fare prove di mille chilometri con ciascuno di loro, s'intende sempre con test alla cieca, utili solo per il nostro lavoro di sviluppo, e che quasi nessuno ci aveva dato disponibilità. Ora siamo tornati alla carica, perché fra 12 settimane dovremo fornire i dati per le vetture del 2014, monoposto drasticamente diverse, perché sottoposte a notevoli cambiamenti regolamentari. Volevamo un team, senza con questo chiedere necessariamente una macchina del 2013, ma comunque una vettura significativa, per cercare di avere basi solide di sviluppo sul 2014 e la Mercedes si è offerta. Non abbiamo usato la nostra Renault vecchia, perché era nelle Filippine per una dimostrazione e comunque è quattro secondi più lenta delle macchine attuali, una Mercedes più recente poteva esserci di maggiore aiuto. Loro ci hanno detto che ci mettevamo a disposizione i due piloti titolari, Rosberg e Hamilton. E che, non potendo darci la macchina 2011, ci avrebbero fornito quella nuova, dopo aver informato e chiesto il permesso alla Fia. Non sono stati test segreti, perché noi abbiamo messo i nostri loghi, sapevamo che qualcuno fra il pubblico avrebbe potuto fotografare l'evento, abbiamo affittato il circuito e poi alla luce del sole lo abbiamo pagato. Non avrebbe avuto senso convocare tutti i team e provare ogni specifica, sarebbe stato uno spreco di soldi e chilometri. Molto meglio concentrarsi su un'unica macchina e una sola specifica. Senza peraltro rivelare i risultati che abbiamo raccolto. Quando potremo renderli noti, informeremo tutti allo stesso modo, anche Red Bull e Ferrari che hanno inoltrato una protesta alla Fia contro questi test. Noi abbiamo bisogno di prove per sviluppare gli pneumatici durante la stagione, vorremmo poter effettuare chilometri in pista con tutti i team, test adeguati e regolamentati da norme chiare, condivise da ogni squadra. Una necessità ancor più impellente se pensiamo al 2014, dove con la Fia e le squadre siamo già d'accordo di avere un approccio meno aggressivo, con gomme in grado di durare di più, lasciando più campo nella decisione del risultato alle macchine, visto che già le vetture, con il nuovo motore turbo, dovranno sottoporsi ad un'autentica rivoluzione". (ITM)

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