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MOTOGP«Marquez? Io non dimentico. Però si va avanti. Lorenzo non mi cerca mai»

06.06.16 - 13:27
Valentino Rossi ha parlato della "pace" fatta con lo spagnolo della Honda: «Il tempo rimette tutto a posto. E davanti alla morte, tutto il resto è una quisquilia»
«Marquez? Io non dimentico. Però si va avanti. Lorenzo non mi cerca mai»
Valentino Rossi ha parlato della "pace" fatta con lo spagnolo della Honda: «Il tempo rimette tutto a posto. E davanti alla morte, tutto il resto è una quisquilia»
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BARCELLONA (Spagna) - La stretta di mano tra Valentino Rossi e Marc Marquez, immediatamente dopo la fine del GP di Catalunya, ha fatto il giro del mondo. Dopo i rancori della scorsa stagione, con il Dottore che accusò Marquez di correre aiutando Lorenzo, i due piloti sono apparsi sinceramente riconciliati. A confermare la “pace fatta” è stato lo stesso Valentino, spiegando come la morte di Luis Salom abbia contribuito in maniera decisiva alla fine delle ostilità.

«Dopo quello che è accaduto - ha spiegato oggi a Repubblica Rossi - ti rendi conto quali siano le cose veramente importanti nella vita. Capisci che noi piloti abbiamo bisogno di restare sempre concentrati, e sereni. Perché il nostro è uno sport bellissimo: ma pericoloso. E davanti alla morte, tutto il resto è una quisquilia. Con Marquez i rapporti non potranno mai più essere come un tempo, è vero. Però stringergli la mano ci sta».

«Il tempo alla fine rimette tutto a posto - ha continuato Rossi - anche se certe cose non si cancelleranno mai. La morte di Luis ha finito per riunirci, per far tornare più vicini i piloti: perché alla fine siamo noi che andiamo in pista e rischiamo la vita».

Diverso, invece, il discorso con Jorge Lorenzo. La ruggine con il compagno di squadra nella Yamaha non è stata ancora cancellata. «No, con lui purtroppo è diverso. Quando è cominciata la stagione, le cose non erano come con Marc. Cioè, non che lo avessi perdonato per quello che è successo dalla Malesia in poi, però ero pronto a salutarlo. Da che ci conosciamo, sono sempre stato io quello che lo è andato a cercare per fare un sorriso e chiedere: "Come va?". Allora quest'anno mi sono detto: vediamo se il primo passo lo fa lui. Non si è mosso di un centimetro».

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