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GLANDSchumacher, un anno fuori dal coma: dal timore del “buio” e delle necrosi alla speranza

18.06.15 - 19:50
Dodici mesi fa l’ex pilota tedesco si è risvegliato. La sua lotta per tornare a una vita dignitosa sta continuando e potrebbe durare ancora a lungo
Schumacher, un anno fuori dal coma: dal timore del “buio” e delle necrosi alla speranza
Dodici mesi fa l’ex pilota tedesco si è risvegliato. La sua lotta per tornare a una vita dignitosa sta continuando e potrebbe durare ancora a lungo
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GLAND - Un anno è passato e poco, rispetto al 16 giugno 2014, pare essere cambiato. Pare, ma in realtà non è così.

Dodici mesi fa Michael Schumacher ha compiuto il primo passo verso la vita, verso un’esistenza dignitosa: è uscito dal coma nel quale era piombato poche ore dopo l’incidente di Méribel sugli sci.

Da quel giorno, passando anche per il ritorno nella casa di Gland, il tedesco ha continuato il suo percorso di rinascita. Di notizie ufficiali sul suo stato di salute ne sono state date pochissime: la famiglia ha difeso con determinazione la propria privacy. Questo non vuol in ogni caso dire che di progressi non ne siano stati fatti. I pochi rumors attendibili filtrati dalla villa-fortezza di Gland parlano infatti di uno Schumacher in grado di riconoscere persone e ambienti e di comunicare, seppur solo con gli occhi o con brevi suoni. Sembra poi che l’ex campione di Formula 1, assistito da una vera e propria squadra di specialisti, stia lentamente recuperando massa muscolare. Non è arrivato a pesare i 72-74 kg “forma”, questo è vero; si è tuttavia allontanato dalla pericolosissima soglia dei 45 kg toccata nei momenti più difficili del suo dramma, e ha scongiurato il pericolo della necrosi muscolare.

La continua crescita di Michael ha fatto, nelle ultime settimane, sbilanciare la sempre ermetica Sabine Kehm, che si è lasciata scappare un “tenuto conto della serietà delle lesioni subite, i progressi sono confortanti. Anche se la strada da percorrere è ancora lunga”.

Già ma quando? Quanto tempo ci vorrà prima che il tedesco possa tornare a godersi una vita se non normale almeno dignitosa? Interrogato sulla questione, il medico francese Jean-Francois Payen, uno dei dottori che seguì l'ex pilota a Grenoble, ha ammesso di aspettarsi una convalescenza di tre anni almeno, dal momento dell’uscita dal coma. Fosse davvero così, vorrebbe dire che Schumacher avrebbe ancora molti mesi di lotta davanti a sé. Ma anche un traguardo ben preciso. Sarebbe la classica luce in fondo al tunnel…

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