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FORMULA 1Buemi: "Con una buona offerta tornerei in F1, ma ora penso alla Formula E"

19.05.15 - 09:00
Il terzo pilota della Red Bull ci ha raccontato la sua nuova vita a tre anni dall'ultimo GP a bordo della Toro Rosso: ora conquista vittorie con le e-dams
Buemi: "Con una buona offerta tornerei in F1, ma ora penso alla Formula E"
Il terzo pilota della Red Bull ci ha raccontato la sua nuova vita a tre anni dall'ultimo GP a bordo della Toro Rosso: ora conquista vittorie con le e-dams
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LUGANO - Domenica 10 maggio è partita ufficialmente la stagione europea di Formula 1, in Spagna. Le Mercedes sono tornate senza sorpresa a dettare il passo, seguito a fatica solo dalla Ferrari. A vedere per primo la bandiera a scacchi però non è stato il solito Hamilton, ma il suo amico-nemico Nico Rosberg che, svegliatosi dal torpore agonistico della prima fase di campionato, ha arpionato pole position e vittoria.

Male invece le Red Bull. L’ex regina del circus non solo si è fatta battere in qualifica dalla “sorellina” Toro Rosso, ma ha concluso la gara persino doppiata dalle prime 6 vetture. Intanto Sebastien Buemi, terzo pilota del team di Milton Keynes, festeggia la seconda vittoria stagionale in Formula E al volante di una e-dams a Monaco. Di passaggio dal Ticino, Buemi ci ha raccontato la sua nuova vita a 3 anni dal suo ultimo GP nella massima formula.

Sebastien, che rapporto hai con il Ticino?
"Quindici anni fa ho fatto tanto go kart a Magadino, Chiavenna e Osogna. Ora vengo molto meno da queste parti per mancanza di tempo".

Anche quest’anno sei terzo pilota della Red Bull, i titolari sono molto più giovani e con meno esperienza, come ti senti?
"Ad essere onesti è difficile. È una decisione del team, io mi concentro sul mio lavoro. Corro le 24h di Le Mans e il campionato del mondo di endurance oltre che nel campionato di Formula E. Alla Red Bull faccio quello che posso e se mi chiedono una mano cerco di aiutarli".

Come va la vita dopo la F1?
"È stato difficile abbandonarla, avevo la sensazione che avrei potuto fare di più. Ma in fondo rispetto a chi non ha avuto questa opportunità ho già mostrato qualcosa. La F1 rimane la categoria desiderata da tutti, ma vado avanti con l’endurance e la Formula E".

Vorresti tornarci?
"Sicuro! Tornerei se ce ne fosse la possibilità, ma l’offerta dev’essere buona. Tra Toyota, Formula E e Red Bull la mia situazione è molto buona. Non vorrei lasciare tutto questo per andare a correre in un team che oggi c’è e domani non si sa. Ci dev’essere un buon progetto, altrimenti non torno".

La tua più grande soddisfazione sportiva?
"Ho vinto il campionato del mondo di endurance con Anthony Davidson. E sicuramente i primi punti in F1, ottenuti alla mia gara di esordio sulla Toro Rosso".

E quelle private?
"Mi sposo a luglio! Ma la mia vita ruota tutta intorno allo sport".

Hai delle delusioni?
"La fine del rapporto con la Toro Rosso a fine 2011. Ho avuto tanti problemi tecnici e se non li avessi avuti credo che il mio futuro sarebbe stato diverso".

Cosa faresti se non fossi un pilota di F1?
"Mio padre ha un garage Volkswagen ad Aigle, forse gli darei una mano lì. Ma fin da quando sono piccolo il mio percorso sportivo era già ben definito".

Chi è stato il tuo compagno più forte?
"Sono tanti. Ho fatto una gara a Macao con Vettel, che è un grandissimo pilota. Algersuari che, quando guidavamo alla Toro Rosso, è migliorato tantissimo. Davidson che guida con me nell’Endurance".

Le hai provate entrambe, quale vettura preferisci: F1 o F E?
"La F1 rimane la macchina più veloce che c’è. La Formula E però ha trovato il suo posto nel motorsport perché è rivolta al futuro. Ora vedremo se costruttori e organizzatori riusciranno a far crescere questo campionato. La macchina è più lenta e pesante, le gomme non sono slick e si guida sui circuiti cittadini molto piccoli, quindi è difficile fare paragoni, ma è interessante che ci sia nel motorsport".

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