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GLAND365 volte Schumi: un anno di battaglia

29.12.14 - 11:08
Da quel maledetto 29 dicembre 2013, la vita di Michael è cambiata: il tedesco giorno dopo giorno lotta per se stesso e per i suoi cari
365 volte Schumi: un anno di battaglia
Da quel maledetto 29 dicembre 2013, la vita di Michael è cambiata: il tedesco giorno dopo giorno lotta per se stesso e per i suoi cari
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GLAND - Difficilmente gli amanti della Formula 1 e i tifosi di Michael Schumacher dimenticheranno quella data: il 29 dicembre 2013.

Quella domenica il tedesco lasciò lo chalet Le Brames per concedersi una giornata sulle nevi di Meribel in compagnia del figlio Mick e di alcuni amici. Fu l’inizio della fine: intorno alle 11, durante un piccolo fuoripista, Schumi inciampò su di una roccia nascosta dalla neve, cadendo e battendo la testa contro un altro masso.

Trasportato in coma all’ospedale di Grenoble venne sottoposto la stessa sera e il giorno seguente a due interventi neurochirurgici.

Dal 3 gennaio in poi, il giorno dopo il suo 45esimo compleanno, le cose si complicarono. Posto in coma farmacologico, Schumacher venne gradualmente risvegliato a partire dal 30 dello stesso mese; tra febbraio e marzo diversi esperti provarono a definire un quadro clinico delle condizioni fisiche di Michael pur non avendo accesso al paziente.

Il 17 febbraio si chiuse senza l’individuazione di responsabilità l’inchiesta sull’incidente, aperta dalla Procura di Albertville. Solo con l’inizio della primavera, la portavoce di Schumi - Sabine Kehm - iniziò a parlare di segnali incoraggianti e di fiducia nel risveglio. Ad aprile ecco le prime gioie: una nota ufficiale annunciava progressi significativi e momenti di coscienza.

Il 16 giugno Schumacher è uscito dal coma, venendo così trasferito in una clinica riabilitativa di Losanna, a pochi chilometri da Gland, dove vive l’ex pilota tedesco: si parlava di interazione con l’ambiente circostante e di reazioni agli stimoli tattili e sonori.

A fine giugno balzò agli onori - non certo positivi - della cronaca lo scandalo delle pagine della cartella clinica di Schumacher offerte ai media da uno degli inservienti incaricati del trasporto verso Losanna di Michael. Individuato e arrestato, l’uomo si tolse la vita ad agosto, impiccandosi nel carcere di Zurigo.

A settembre il sereno tornò a fare capolino: il sette volte campione del Mondo di Formula 1 fece ritorno a casa, dove ancora adesso continua la sua riabilitazione. Si iniziò a parlare di una convalescenza di tre anni.

Il 13 novembre, ventesimo anniversario del primo titolo iridato conquistato in Australia, il sito internet del pilota venne riattivato: comparirono anche messaggi della famiglia del tedesco con i quali si ringraziava tutti coloro che sin dal 29 dicembre 2013 sostenevano Michael e loro stessi in una battaglia che rimane comunque lunga e difficile.

 

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